Una buona notizia arriva a chiudere un anno controverso e impegnativo per il mondo dell’autotrasporto: il via libera agli incentivi per il mare bonus e il treno bonus che le Autorità comunitarie hanno definitivamente siglato in settimana.
Un carico di bonus recapitato dalla slitta di Babbo Natale che mette finalmente la parola fine a una vicenda aperta da tempo, anche se ora si dovranno rendere operativi gli aiuti concessi, con l’augurio che accada in tempi brevi, per sviluppare le Autostrade del mare e il trasporto strada – rotaia. Modalità, questa seconda, per la quale è stata anche approvata la riduzione del pedaggio dando quindi una spinta al trasporto combinato via treno ancora più forte.
Vale la pena ricordare, in particolare a chi è privo di memoria, che la possibilità di destinare risorse per il rilancio delle Autostrade del mare e del trasporto combinato su ferro è frutto di una scelta responsabile dell’autotrasporto, condivisa dal Governo e sostenuta in sede europea e che in questo percorso gli autotrasportatori non hanno visto purtroppo al proprio fianco coloro che oggi pensano di fare il business per la propria impresa.
Ciononostante il lavoro svolto da Conftrasporto ha consentito al settore di mantenere, pur se in momenti di difficoltà, risorse e normative di utilità. Non è stato certo facile, ma un sostanziale aiuto è arrivato dalla decisione, strategica, di fornire alle varie iniziative un sostegno allargato e condiviso che ha interessato il sistema del mare, della strada e della mobilità ferroviaria.
Una strategia risultata vincente sui diversi fronti, permettendo, per esempio, che nella finanziaria fosse prevista una soluzione per gli armatori che operano nel corto raggio in tema di Iva, risultato mai ottenuto in passato da chi rappresentava gli armatori. Ma è bene ricordare anche la determinazione utilizzata per contrastare ogni forma di dumping sociale e commerciale che si pratica attraverso lo sfruttamento dei lavoratori. E non ci fermeremo certo qui, pronti ad affrontare un nuovo l’anno con la consapevolezza che saremo “costretti” a essere ancora più coesi se vorremo supportare l’intero comparto.
Tutto questo con una grande certezza: che gli imprenditori, ai quali forniremo le tutele adeguate, sapranno discernere tra chi opera per il proprio profitto e inventa soggetti per proporsi come unico riferimento della committenza, e coloro che giornalmente cercano invece di tutelare l’interesse generale del mondo dei trasporti. Strade già attuate, storie già viste, che non essendo genuine sono sempre fallite.
Soprattutto quando a guidare questi tentativi si sono sedute persone alla ricerca di una nuova collocazione, venditori bravi ad attribuirsi meriti di quanto altri hanno costruito o persone che utilizzano l’amicizia (finta) ma non hanno dimostrato il dovuto rispetto degli altri.