Tra le novità del Decreto Sostegni recentemente convertito in legge troviamo anche il cosiddetto Bonus Smart Working: di cosa si tratta nello specifico?
Tra gli emendamenti contenuti nel Decreto Sostegni bis, approvato dal Parlamento la scorsa settimana, c’è anche la proroga per tutto l’anno 2021 inerente ai Fringe Benefits.
Si tratta di emolumenti retributivi corrisposti a particolari categorie di lavoratori dipendenti, riportato nella busta paga, in aggiunta alla retribuzione. Essi hanno lo scopo di quantificare i beni e i servizi di cui il lavoratore può usufruire gratuitamente ovvero a condizioni più vantaggiose rispetto a chi si rivolge al mercato per acquistarli.
Il nuovo decreto dedicato ai sostegni ha infatti raddoppiato, da 258 euro ordinari a 516 euro, la quota dei benefit che il datore di lavoro può versare, esentasse, ai propri dipendenti e collaboratori.
E tra questi fringe benefits troviamo anche agevolazioni relative allo Smart Working.
Dipendenti Pubblici in Smart Working: può essere applicata la disciplina della reperibilità?
Inoltre il Ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta ha parlato in in video di smart working nella PA, declinando i termini futuri.
Misure importanti, se consideriamo che il lavoro agile era stato prorogato con un emendamento al decreto legge 52/2021, il decreto Riaperture, anche per il settore privato (per il pubblico tale proroga era stata già emanata). Ora sappiamo di poter usufruire di questi bonus per tutto il 2021.
Nuovo Bonus Smart Working: voucher per chi lavora da casa
Pertanto il Governo italiano ha messo a disposizione dei cittadini in smart working alcune agevolazioni e bonus di cui poter usufruire. Questo al fine di migliorare le condizioni lavorative anche a chi si trova a sposare le proprie attività lavorative tra le mura domestiche.
Quei 516 euro sopra citati, dunque, serviranno a questo scopo.
Nello specifico il contributo pensato per i dipendenti all’articolo si cita all’articolo 6 del testo del Decreto, dove si parla di misure per l’incentivazione del welfare aziendale.
Il Governo ha introdotto questo bonus con due scopi:
- riorganizzare alcuni spazi della propria abitazione, rendendoli idonei a svolgere le proprie attività lavorative;
- tentare di dare una nuova, positiva scossa al settore dell’arredamento per uffici, che in periodo di pandemia ha subito una battuta di arresto.
Il bonus smart working si configura dunque come uno strumento di welfare aziendale, che prevede un’esenzione fiscale per l’acquisto, da parte dei dipendenti, di attrezzature atte a garantire una idonea qualità di vita lavorativa.
Una proposta di legge per promuovere lo Smart Working nei borghi.
Come ottenere il Bonus Smart Working?
I dipendenti che intendono approfittare del bonus per acquistare arredi da ufficio devono dunque rivolgersi alla propria azienda che a sua volta dovrà concordare l’inserimento di scrivanie, sedie e prodotti di illuminazione all’interno dei fringe benefit concessi. A pagare tutto sarà lo Stato.
L’azienda ha due possibilità:
- acquistare direttamente sedie e scrivanie consegnandole a domicilio ai dipendenti e deducendo poi le spese sostenute;
- oppure utilizzare piattaforme di welfare ad hoc per distribuire dei voucher ai dipendenti che possono poi spenderli in negozi convenzionati.
Cosa si potrà acquistare?
Il bonus di 516 euro per il 2021 spetta a tutti quei lavoratori dipendenti che lavorano per aziende che riconoscono i fringe benefit e potrà essere utilizzato dai lavoratori per allestire il proprio ufficio a casa, acquistando ad esempio:
- scrivanie
- illuminazione per il lavoro
- sedie ergonomiche
- ecc…
Attrezzature, dunque, che consentano di svolgere le proprie mansioni in tutta sicurezza e in accordo col welfare aziendale.
Bonus zanzariere: cos’è, quali sono i requisiti e come richiederlo.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
Le partite iva nulla? Certi codici Adeco stanno in smart working al pc per ore e ore.
Purtroppo non sembra che le partite IVA siano inserite nell’elenco, però la invitiamo comunque, per sicurezza, a informarsi con uno specialista o un consulente, che magari potrà spiegarle meglio se una categoria è inclusa oppure no.
Redazione lentepubblica.it
buongiorno, vorrei capire meglio il bonus arredi per i dipendenti è ammesso anche per i dipendenti delle PA ? è una mera facolta se accogliere l’istanza?
Con l’estensione di questo bonus i lavoratori, sia della Pubblica Amministrazione sia del settore privato, potranno continuare a usufruire di questo contributo economico per tutto il 2021. Il bonus dovrà essere chiesto espressamente al proprio datore di lavoro, al fine di migliorare le condizioni di lavoro presso la propria abitazione.
Quindi la risposta è affermativa…sulla “mera facoltà” dipende, serve ovviamente un “accordo” con il datore di lavoro o dirigente, ma crediamo che in caso di Smart Working concordato e “ufficiale” non possa essere negato il contributo.
Redazione lentepubblica.it