Nella Legge di Bilancio 2023, è previsto anche un Bonus per la raccolta differenziata, che prevede un credito d’imposta per l’acquisto di materiali riciclati.
Bonus raccolta differenziata 2023: l’anno sta finendo e, nelle prossime ore, dovrà essere approvata la Legge di Bilancio 2023.
Tra le diverse misure contenute nella Manovra, molte delle quali sono dedicate alle famiglie, troviamo anche il Bonus raccolta differenziata, già inserito nella Legge di Bilancio 2019.
La misura è stata rifinanziata e prevede un credito d’imposta per l’acquisto di materiali riciclati.
Vediamo di cosa si tratta nello specifico.
Bonus raccolta differenziata 2023: cos’è
Con la Legge di Bilancio 2023 sarà introdotto anche il Bonus raccolta differenziata.
La misura prevede un credito d’imposta, fissato al 36%, per l’acquisto di materiali riciclati provenienti dalla raccolta differenziata, fino ad un massimo di 20mila euro.
L’obiettivo sarà quello di
“incrementare il riciclaggio delle plastiche miste e degli scarti non pericolosi dei processi di produzione industriale e della lavorazione di selezione e di recupero dei rifiuti solidi urbani, in alternativa all’avvio al recupero energetico, nonché ridurre l’impatto ambientale degli imballaggi e il livello di rifiuti non riciclabili derivanti da materiali da imballaggio”.
Bonus raccolta differenziata 2023: come funziona
Il credito d’imposta sarà previsto sulle spese sostenute e documentate delle imprese, per l’acquisto di prodotti provenienti dalla raccolta differenziata di imballaggi
- In plastica;
- Biodegradabili;
- Compostabili.
Il tutto secondo la normativa UNI EN 13432:2002, che specifica i requisiti e i procedimenti, per determinare le possibilità di compostaggio e trattamento degli imballaggi e dei materiali da imballaggio.
Il credito d’imposta non contribuirà alla formazione di reddito. Le imprese, per poterne beneficiare, dovranno utilizzare un modello F24, attraverso i sistemi telematici dell’Agenzia delle Entrate.
Altre misure per l’ambiente
Sono state inserite altre misure per l’ambiente, all’interno della Legge di Bilancio.
Ad esempio, troviamo la proroga del Programma speciale Mangiaplastica e nuovi fondi per il Commissario alla Depurazione, per la realizzazione di nuovi interventi sui sistemi fognari e depurativi.
Inoltre, troviamo anche il Fondo per il contrasto al consumo di suolo, atto a finanziare interventi di rinaturalizzazione di suoli degradati o in via di degrado.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it