bonus per ristrutturare casa 2028Nel 2028 sono previsti cambiamenti e tagli, per quanto riguarda i Bonus per ristrutturare casa: ecco cosa succederà.


Nel contestato emendamento “notturno” al decreto Superbonus, che ha fatto storcere la bocca a diversi appartenenti alla maggioranza, si fa riferimento anche ai bonus per ristrutturare casa.

Più nel dettaglio, si prevede un taglio, a partire dal 2028, per quanto riguarda i bonus per il recupero del patrimonio edilizio e per la riqualificazione energetica degli edifici.

Vediamo cosa succede.

Bonus per ristrutturare casa: previsti tagli per il 2028

Nell’emendamento al decreto Superbonus, arrivato nella mezzanotte tra il 10 e l’11 maggio, si stabilisce che per le spese agevolate, sostenute dal primo gennaio 2028 al 31 gennaio 2033, l’aliquota di detrazione sia ridotta al 30%.

Attualmente, per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2024, l’aliquota è al 50%, con un tetto massimo di spesa fissato a 96mila euro.
Ma è previsto un taglio già dal 1° gennaio 2025, quando l’aliquota passerà al 36% delle spese sostenute, nel limite massimo di spesa di 48mila euro per unità immobiliare.

Con molta probabilità, la prossima manovra finanziaria non interverrà sullo sconto fiscale del 50%, ma confermerà il taglio effettuato dal decreto Superbonus.
Si passerà, quindi, dal 50% al 36% dal 1° gennaio 2025. E dal 2028, ci sarà un ulteriore taglio, per arrivare al 30% di aliquota.

Dalla riduzione dell’aliquota, nel 2028, sono esclusi tutti gli interventi di sostituzione del gruppo elettrogeno di emergenza esistente, con generatori di emergenza a gas di ultima generazione. Per questi, infatti, la detrazione rimane al 50%.

Cosa succederà agli altri bonus sulla casa?

Bisognerà capire come il Governo cercherà di far coesistere i tagli alle agevolazioni al bisogno di adeguamento alla direttiva europea sulle case green.
Nell’emendamento sono previsti altri stanziamenti, soprattutto per alcune aree del nostro Paese e per gli enti del terzo settore.

È prevista la creazione di un fondo da 35 milioni di euro, per il 2025, per gli interventi di riqualificazione nelle aree interessate da piccoli interventi sismici.

Altri 100 milioni di euro sono previsti, sempre per il 2025, per la riqualificazione energetica e strutturale realizzata dagli enti del terzo settore, dalle Onlus, dalle organizzazioni di volontariato e dalle associazioni di promozione sociale.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it