Il 2023 sarà un anno ricchissimo di agevolazioni per i più giovani: ecco quali saranno i bonus disponibili.
Bonus giovani 2023: per il nuovo anno, sono previsti diverse agevolazioni dedicate ai giovani, relativi alla cultura, all’acquisto di casa, al tempo libero e al lavoro.
Vediamo quali sono.
Bonus giovani 2023: ecco tutte le agevolazioni
Nella Legge di Bilancio 2023, sono previsti diversi bonus e agevolazioni per i cittadini più giovani.
Ecco quali sono.
Carta Giovani Nazionale
Si tratta di un’iniziativa promossa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale.
È una carta virtuale gratuita, pensata per i cittadini italiani ed europei con un’età compresa tra i 18 e i 35 anni, per ottenere agevolazioni e sconti, per servizi e beni di carattere culturale, sportivo o relativi al benessere e al tempo libero.
Per potervi accedere, occorrerà essere in possesso dell’App IO, alla quale accedere tramite Spid o CIE.
Bonus cultura
Per i giovanissimi, rimane attivo il Bonus cultura (alias Bonus 18App), che prevede un contributo di 500 euro per acquistare libri, biglietti per il cinema, per i concerti e per spettacoli di teatro e danza.
Ricordiamo che, dal 2024, l’agevolazione sarà sostituita da altri due Bonus: la Carta della Cultura e la Carta del Merito, entrambi di 500 euro. Per usufruirne, occorrerà essere in possesso di requisiti legati all’Isee o al merito scolastico.
Bonus Prima Casa under 36
Fino al 31 dicembre 2023, sarà valida l’agevolazione per i giovani under 36 che vogliono acquistare la loro prima casa.
Gli interessati potranno richiedere un finanziamento che andrà a coprire l’80% della spesa, fino ad un massimo di 250mila euro.
Occorrerà, però, avere un Isee inferiore ai 40’000 euro.
Bonus giovani imprenditori agricoli
Anche questa agevolazione sarà attiva fino al 31 dicembre 2023 e prevede un esonero contributivo di due anni, per i coltivatori diretti e gli imprenditori Agricoli Professionali (IAP) con età inferiore ai 40 anni, che siano iscritti alla previdenza agricola.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it