bonus-edicole-2022-finanziamentoIl sottosegretario all’Editoria, Giuseppe Moles, ha firmato il Dpcm per la ripartizione delle risorse del Bonus Edicole: finanziamento straordinario da 90 milioni per il 2022.


Il 28 settembre scorso, il sottosegretario all’Editoria, Giuseppe Moles, ha firmato il decreto per la ripartizione delle risorse del Fondo straordinario per l’editoria. Le risorse stanziate sono pari a 90 milioni di euro per il 2022, di cui 15 milioni saranno assegnati per il bonus edicole.

“Questi fondi – ha commentato il presidente Snag, il Sindacato nazionale autonomo giornalai, Andrea Innocenti sono un’occasione unica per sostenere l’accesso all’informazione e garantire alle rivendite sostenibilità economica e per rilanciare la rete. Ovviamente saranno essenziali le modalità applicative del bonus per produrre effetti reali sulle edicole e garantire l’utilizzo di tutte le risorse stanziate. Sul punto mi auguro si possa aprire una tempestiva interlocuzione con il Dipartimento”.

La scelta del Ministero di dedicare una quota del fondo per il settore è sicuramente un segnale importante per una “nuova visione della filiera della stampa – ha aggiunto Innocenti – intesa non come blocchi contrapposti in guerra permanente, ma come una catena legata indissolubilmente la cui forza è data dalla resilienza dell’anello più debole, cioè le edicole”. 

Il Sindacato aveva già avanzato dieci proposte alle forze politiche per salvaguardare la categoria degli edicolanti, garantire il pluralismo e promuovere una informazione di qualità. L’arrivo del sostegno pubblico rimane però essenziale per arginare “il trend di chiusure di edicole e per promuoverne il rilancio, la modernizzazione e l’efficienza. La strada è giusta e con il Fondo straordinario abbiamo l’occasione di porre un altro tassello per salvare la rete di vendita della stampa”, ha concluso Innocenti.

Bonus edicole 2022

Dal primo al 30 settembre 2022, è possibile presentare le domande di accesso al Tax credit edicole, noto anche come Bonus edicole, un credito d’imposta per gli esercenti di attività commerciali che operano nel settore della vendita al dettaglio di giornali, riviste e periodici con codici Ateco 47.62.10 e 82.99.20 (per i soli anni 2019 e 2020 anche le attività con codice primario Ateco 47.26, 47.30, 56.3, 47.1, 47.61 e il codice attività secondario 47.62.10).

Le istanze possono essere presentate dal titolare o legale rappresentante dell’impresa esclusivamente per via telematica, nell’area riservata sul portale dedicato del Ministero dello Sviluppo economico. Per accedere servirà:

  • un’identità digitale (SPID);
  • la Carta nazionale dei servizi (CNS);
  • una Carta d’identità elettronica (CIE).

Il credito di imposta è riconosciuto nella misura massima di 2mila euro per l’anno 2019 e di 4mila sul 2020 per ciascun esercente, nel rispetto dei limiti di cui al Regolamento UE sugli aiuti di stato de minimis (n. 1407/2013).

Chi può richiederlo

Per gli anni 2021 e 2022 il bonus è destinato a:

  1. esercenti di attività commerciali che operano nel settore della vendita al dettaglio di giornali, riviste e periodici;
  2. imprese di distribuzione della stampa che riforniscono giornali quotidiani e/o periodici a rivendite situate in comuni con una popolazione inferiore a 5mila abitanti e nei comuni con un solo punto vendita.

Sono ammessi al credito i soggetti con:

  • sede legale in uno Stato dell’Unione europea o nello spazio economico europeo;
  • residenza fiscale in Italia;
  • indicazione nel Registro delle imprese.

Il credito di imposta è utilizzabile in compensazione presentando il modello di pagamento F24 attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, a partire da quinto giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dell’elenco dei soggetti beneficiari. Per la fruizione del credito è necessario indicare il codice tributo 6913, istituito dall’Agenzia delle Entrate con Risoluzione n. 107/E del 18 dicembre 2019 (testo completo al seguente link pdf).

Normativa

Il credito d’imposta è stato riconosciuto per gli anni 2019 e 2020 dall’articolo 1, commi da 806 a 809, della legge 30 dicembre 2018, n. 145 (modificato dall’articolo 98, comma 2, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18) e convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27.

La misura è stata poi prorogata, con alcune modifiche, anche per gli anni 2021 e 2022, con un limite di spesa di 15 milioni di euro per ciascuno dei due anni (articolo 1, comma 609, della legge 30 dicembre 2020, n. 178 e modificato dall’articolo 67, comma 8, del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73 e poi convertito con modificazioni dalla legge 23 luglio 2021, n. 106).

News e aggiornamenti

Il primo marzo scorso, il Ministero dello Sviluppo economico aveva previsto un contributo per comprare abbonamenti ad internet ultraveloci, il cosiddetto Bonus internet. Il presidente di Snag aveva accolto positivamente la misura, con la speranza che anche le tante edicole del territorio potessero usufruire dei voucher messi a disposizione dal governo.

 


Fonte: Confcommercio