Il caro-affitti è sicuramente uno dei temi più pressanti delle ultime settimane, ma è arrivato un aiuto dal Governo: ecco cos’è il Bonus affitti giovani.
Bonus affitti giovani: nelle ultime settimane, il tema del caro-affitti si è fatto sempre più evidente e le principali vittime sono i più giovani.
Gli studenti fuorisede, infatti, sono i più colpiti dal rincaro dei costi degli affitti, “costretti” spesso a trasferirsi in un’altra città, a causa dell’università.
Dopo lo scossone subito a causa della pandemia di Covid-19, il prezzo delle stanze singole e doppie è aumentato a dismisura, con prezzi che arrivano ad oltre 600 euro per una stanza, in alcune città.
Per sopperire a questa problematica, il Governo ha istituito una nuova agevolazione: il Bonus affitti giovani. Ecco di cosa si tratta.
Bonus affitti giovani: cos’è
Il Bonus affitti giovani è una misura economica, introdotta nella Legge di Bilancio 2022, che prevede un’agevolazione fiscale sul canone di locazione di case o porzioni di esse (come le stanze), nelle quali il richiedente stabilisce la sua residenza.
La detrazione è di 991,60 euro oppure del 20% del canone, per un tetto massimo di 2mila euro.
Inizialmente la misura era prevista per 36 mesi, ma è stata allungata per un periodo pari ai primi 4 anni di contratto.
L’agevolazione non ha scadenza, poiché si tratta di una modifica al Testo Unico delle Imposte sui Redditi (DPR 22 dicembre 1986, n°917).
Bonus affitti giovani: quali sono i requisiti richiesti
Il Bonus può essere richiesto da tutti i giovani tra i 20 e i 31 anni non compiuti, che stipulano un contratto di affitto per un’abitazione o solo una parte di essa (come una stanza). Sono esclusi alloggi popolari, di lusso e turistici.
C’è però un requisito legato all’Isee: per poterlo richiedere, infatti, occorrerà avere un Isee fino ad un massimo di 15’493,71 euro.
Un altro requisito importante è quello di dover spostare la residenza nel nuovo appartamento (o stanza), che dovrà essere diverso dall’immobile in cui vivono i propri genitori.
Come richiedere l’agevolazione
Trattandosi di una detrazione d’imposta inserita nel nuovo comma 1-ter dell’art.16 del TUIR, si potrà usufruire della misura direttamente nella Dichiarazione dei Redditi, per i primi quattro anni di contratto.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it