bloccati-aeroporto-perdono-crocieraUna vera odissea quella vissuta da un gruppo di turisti della crociera “Dalla sabbia ai cieli” con la Costa Diadema. Una vacanza da incubo, su cui è intervenuta l’associazione Codici, al lavoro con i suoi esperti per ottenere il risarcimento.


Codici: bloccati in aeroporto, perdono crociera: chiesto risarcimento a Costa. Tutto ha inizio lo scorso 10 gennaio, giorno della partenza del volo Neos da Bari per Abu Dhabi, inserito nel pacchetto turistico.

Bloccati in aeroporto, perdono crociera

“Giunti all’aeroporto in orario per il check-in delle 6.50 per imbarcarsi sull’aereo in partenza alle 9.20 – spiega l’avvocato Stefano Gallotta, Responsabile del Settore Vacanze di Codici – i viaggiatori apprendono che il volo avrebbe subito un imprecisato ritardo. Tutto questo soltanto dai monitor, perché non ricevono assistenza e informazioni sulle cause e sulla durata. Dopo una lunga attesa, i passeggeri riescono finalmente a partire alle 16.54 ed arrivano intorno a mezzanotte ad Abu Dhabi, con un ritardo di ben 7 ore e 35 minuti. Ma non finisce qui.

Una volta atterrati, i viaggiatori scoprono che nel frattempo la Costa Diadema era salpata, senza attenderli. Stanchi, dopo interminabili code per i controlli di sicurezza e sotto una pioggia torrenziale, salgono quindi a bordo dei pullman della compagnia per raggiungere, con un viaggio di 150 km, Dubai, secondo approdo della nave. Arrivati in hotel alle 5.30, dopo poche ore, alle 9, si presentano come da accordi nella hall per essere trasportati in porto, ma devono fare i conti con l’ennesimo ritardo, perché i pullman arrivano solo alle 12.15. I problemi per i crocieristi, però, non finiscono qui.

Finalmente a bordo, il gruppo è costretto ad una lunga coda al service desk a causa dello smarrimento dei bagagli.

Addio relax – sottolinea l’avvocato Gallotta – un inizio di vacanza all’insegna dello stress, tant’è che uno dei viaggiatori accusa il riacutizzarsi di problemi fisici, in particolare forti dolori alla schiena ed alla gambe, a causa del mancato riposo e del trasporto a mano dei bagagli per così tante ore. Dolori talmente forti da costringere il turista a restare sulla nave, rinunciando ad un’escursione già pagata”.

Ulteriori vicissitudini

Una crociera da dimenticare, segnata anche dalla successiva cancellazione della tappa di Muscat (Oman). Meta che è stata sostituita con la meno turistica Khor al Fakkan (Emirati Arabi). Inoltre si è registrato un ritardo di un’ora nel volo di ritorno. Un fattore che ha scatenato gli inevitabili disagi per il rientro a casa dei malcapitati crocieristi, visto che l’aereo è atterrato intorno alle 23.

Una serie interminabile di problemi che hanno fatto scattare l’intervento dell’associazione Codici. Infatti l’associazione sta assistendo una famiglia pugliese e sta raccogliendo le segnalazioni di altri viaggiatori attraverso il numero WhatsApp 338.4804415. Un numero che è stato attivato proprio per fornire assistenza ai turisti.

Richiesta di risarcimento

“Stiamo predisponendo i reclami da inviare a Costa Crociere – annuncia l’avvocato Gallotta – per ottenere indennizzi contrattuali, riduzione del prezzo pagato e risarcimento dei danni da vacanza rovinata. Giova rammentare che la vendita di un pacchetto turistico impone al tour operator l’adempimento degli obblighi contrattuali e lo vincola a prestazioni corrispondenti a quanto prospettato nel contratto di viaggio e nel catalogo. A fronte delle variazioni peggiorative dell’itinerario, il Codice del Turismo prevede il diritto dei viaggiatori a un’adeguata riduzione del prezzo e, in caso di responsabilità del tour operator, al danno da vacanza rovinata, trattandosi di problematiche che pregiudicano quel livello di benessere che sarebbe doveroso attendersi da un’occasione di viaggio particolarmente onerosa”.