“Nuovi, importanti investimenti pubblici e privati nei beni culturali, dai musei alle grandi opere d’arte e architettoniche, possono rappresentare una importante occasione di rilancio per le nostre piccole e medie imprese. Il turismo, agganciato alle bellezze del Paese, non solo naturali, può e deve essere centrale nella crescita economica”.
E’ quanto dichiara il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi. “La polemica sui direttori stranieri – aggiunge Longobardi – non ci interessa: vengono in Italia, dall’estero, validi professionisti, così come spesso accade che manager italiani attivi nel settore della cultura, dalla musica ai musei, vengono chiamati a lavorare fuori dei nostri confini. L’importante è dare slancio a un settore chiave per la nostra economia. L’espressione petrolio italiano è già abusata, ma è efficace per far capire che possiamo ricavare molto dai tesori del nostro Paese: certamente molto di più di quanto non si sia fatto finora”.
Il Mibact divulga la lista dei nuovi responsabili delle strutture: dieci le donne, tra cui tutte le 4 nomine di italiani che rientrano dall’estero. Agli Uffizi arriva il tedesco Eike Schmidt. A Capodimonte Sylvain Bellenger, a Brera James Bradburne. L’età media dei vincitori è di 50 anni.
Su 20, 10 sono uomini e 10 sono donne. Gli stranieri, tutti cittadini UE, sono 7 (3 tedeschi, 2 austriaci, 1 britannico e 1 francese), gli italiani che tornano dall’estero sono 4 (tutte donne: Martina Bagnoli, Flaminia Gennari Santori e Paola D’Agostino che rientrano dagli Stati Uniti e Eva Degl’Innocenti dalla Francia). Tre direttori “in rosa” anche a Roma per Galleria Borghese, Gnam e Galleria nazionale di Arte antica. Quanto alle professioni: 14 storici dell’arte, 4 archeologi, 1 museologo/manager culturale e 1 manager culturale. Nominata anche un’interna del ministero.