bandalargaC’è tempo fino al 31 dicembre per adottare lo schema di convenzione che dà via al BUL, il piano per la banda ultra larga che consentirà di superare definitivamente il digital divide che da anni affligge le zone montane e periferiche.

 

 


 

Per sollecitare i Comuni ad aderire e fare il punto della situazione sull’argomento, nei giorni scorsi l’Anci regionale ha organizzato quattro incontri ai quali hanno partecipato decine di sindaci e funzionari comunali: circa 400 in tutto le realtà piemontesi interessate al piano BUL e che, entro la fine dell’anno, dovranno sottoscrivere e trasmettere alla Regione la loro adesione.

 

Si tratta di un passaggio importantissimo per i nostri Comuni – spiega il presidente di Anci Piemonte, Andrea Ballarè – grazie al bando del governo il Piemonte potrà finalmente superare il digital divide, ma è essenziale che i Comuni si muovano tempestivamente”. Da qui la necessità dei quattro incontri, tenuti in collaborazione con la Regione Piemonte e con Uncem a Novara, Torino, Asti e Cuneo.

 

La risposta dei sindaci è stata è estremamente positiva – commenta il vice presidente e assessore comunale di Villanova Mondovì, Michele Pianetta – ancora oggi vi sono ampie porzioni di territorio che vivono una situazione di sofferenza, penso al cuneese dove non mancano segnalazioni e proteste, che presto potranno trovare soluzione”.

 

Con questi incontri – conclude il vice presidente di Anci Piemonte e sindaco di Baldichieri d’Asti, Gianluca Forno – abbiamo voluto affrontare una questione chiave per l’intera Regione, che con i suoi 1.200 Comuni e una conformazione oro-geografica particolare, è tra le più penalizzate d’Italia. Nell’era dell’innovazione tecnologica e dell’industria 4.0 il rilancio del tessuto economico e sociale passa anche attraverso lo sviluppo della connettività veloce; ancora una volta, i territori ci chiedono di non essere lasciati soli di fronte alle sfide del futuro”.