Bagaglio a Mano Ryanair: ultimatum dell’Antitrust alla compagnia aerea. Esultano i consumatori, in primis le associazioni Altroconsumo e Codacons.
Il procedimento dell’Antitrust ha ad oggetto il comportamento posto in essere da Ryanair relativamente alla politica di tariffazione dei bagagli. Secondo le segnalazioni delle associazioni, la compagnia aerea ha:
- imposto un divieto di portare in cabina il bagaglio a mano più grande ai consumatori che avevano già acquistato voli in data antecedente all’annuncio della nuova regola di trasporto, ai quali avrebbe dovuto applicarsi il trasporto gratuito anche del secondo bagaglio;
- inviato mail a questi consumatori per avvisarli del cambio di politica sul bagaglio a mano, ponendo in particolare evidenza il nuovo servizio (a pagamento) e due bagagli a mano quale unica possibilità per imbarcare in cabina il bagaglio più grande senza indicare che non veniva adeguatamente specificata la circostanza che l’imbarco gratuito in stiva del bagaglio avviene direttamente al gate.
Ryanair si era impegnato a rimborsare l’importo a tutti i consumatori italiani che abbiano pagato tale importo come spesa per avere il proprio bagaglio a mano più grande registrato al gate, ed imbarcato sull’aereo. Tuttavia, dal primo Novembre i consumatori sono costretti a corrispondere un supplemento rispetto alle tariffe standard del vettore, per un servizio – uno spazio per il bagaglio a mano – «che rappresenta un elemento essenziale del contratto di trasporto».
L’Autorità per la Concorrenza, pertanto, afferma che le ripetute modifiche delle regole e condizioni per il trasporto del bagaglio a mano potrebbero esporre i consumatori al rischio di incorrere in altri sovra costi – previsti per il mancato rispetto delle nuove condizioni – nel caso in cui si presentino al gate con un bagaglio a mano non registrato.
Per questo diffida la Società nel tentativo di porre fine a questa pratica.
Ryanair nel mirino
Ryanair ha ora nove giorni di tempo per rispondere alle contestazioni e far valere la propria tesi. Esultano i consumatori, in primis Altroconsumo e Codacons che sottolineano le «migliaia di telefonate e messaggi dei viaggiatori per protestare sul pagamento in più richiesto da Ryanair».
La politica dei bagagli di Ryanair era già finita nel mirino dell’Antitrust all’inizio del 2018 per il supplemento dell’imbarco prioritario obbligatorio per non mettere il bagaglio a mano in stiva e si aggiunge alla multa da 1,85 milioni comminata lo scorso anno per il caos dei voli a settembre e ottobre, causati dalla mancanza di piloti.