Via libera al Documento unico di proprietà degli autoveicoli: il decreto razionalizza i processi di gestione dei dati di circolazione e di proprietà di autoveicoli, motoveicoli e rimorchi.
Il Dlgs attua la sostanziale unificazione tra Motorizzazione e Pra, prevista nell’agosto di due anni fa dalla riforma Madia della pubblica amministrazione (legge 124/2015, articolo 8). Il rilascio del documento unico, che sostituisce i due documenti attualmente previsti, è effettuato dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, ferma restando la responsabilità, in capo a ciascuna amministrazione (Ministero e Pubblico registro automobilistico-PRA) dei dati in esso contenuti. Il documento unico per l’auto arriverà a Giugno 2018.
Un solo foglio, al posto della coppia certificato di proprietà e libretto di circolazione. L’ipotesi che aveva annunciato nei giorni scorsi il viceministro delle Infrastrutture Riccardo Nencini, secondo il quale la nuova tariffa unica ammonterà a 30 euro in luogo della somma dei 10,20 euro dell’attuale tariffa motorizzazione e dei 27 euro dell’attuale tariffa Pra. Questo perché veniva dimezzato il numero delle marche da bollo, da quattro a due, e ridotta la tariffa da versare allo sportello. Ma questo pezzo del decreto è saltato. L’eventuale taglio dei costi è stato rinviato a un decreto successivo.
Un solo documento” per l’auto, “una semplificazione per i cittadini”, che partirà “dal giugno del 2018”, ha commentato il ministro della Pubblica amministrazione Marianna Madia parlando del decreto a cui ha lavorato “insieme al ministro Graziano Delrio”. Le carte di circolazione e i certificati di proprietà, anche in formato elettronico, già rilasciati, specifica l’esecutivo, “mantengono la loro validità fino a che non intervenga una modifica dei dati dei veicoli che richieda l’emissione di una nuova carta di circolazione”.