auto-ibride-zone-a-traffico-limitatoAuto Ibride nelle zone a traffico limitato: i Sindaci sono preoccupati ed esprimono il loro sgomento in una lettera al Ministero dei Trasporti.


I sindaci, con una lettera indirizzata al ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, esprimono preoccupazione per la decisione di inserire nella legge di bilancio integrazioni al codice della strada che rivedono l’accesso di veicoli elettrici e a propulsione ibrida nelle zone a traffico limitato.

 

“Il lavoro portato avanti dall’Anci con molti Comuni su mobilità e trasporti si basa sulla duplice necessità di ridurre le emissioni inquinanti e rafforzare mobilità pubblica e ciclopedonale rispetto a quella automobilistica – scrive il presidente dell’Anci, Antonio Decaro -. Il governo ha condiviso tali finalità, concorrendo attraverso il sostegno finanziario alla sostituzione di mezzi pubblici inquinanti, agli investimenti in nuove infrastrutture di trasporto pubblico veloce e all’incentivazione della mobilità dolce”.

 

Nel ricordare che la regolamentazione del traffico nei centri abitati è prerogativa dei Comuni, che “con deliberazione di giunta provvedono a delimitare le aree pedonali e le zone a traffico limitato”, Decaro a nome dei sindaci chiede “un incontro per approfondire la problematica” dal momento che la previsione contenuta nella legge di bilancio (articolo 1 comma 103) richiede “un’interpretazione autentica e un chiarimento” se non “una modifica” al fine di “salvaguardare l’autonomia regolamentare e le importanti esperienze in atto in tema di aree pedonali e zone a traffico limitato”.

 

Le zone a traffico limitato (sigla ZTL), in Italia, sono aree situate in alcuni punti delle città, ad esempio nei centri storici, per limitare in alcuni orari il traffico ai veicoli sotto una specifica classe di emissioni, di una data di omologazione e di un peso.