auto-difettose-maxi-risarcimentoEcco il verdetto emesso dal Tribunale di Lecce, che ha riconosciuto le ragioni delle parti danneggiate coinvolte nel caso.


Acquista un’auto e spuntano subito difetti sulla carrozzeria: sulla questione auto difettose un maxi risarcimento per un taxista assistito da Codici.

Casa produttrice, rivenditore e concessionaria: tutti condannati. È il verdetto emesso dal Tribunale di Lecce, che ha riconosciuto le ragioni del Coordinatore di Codici Puglia, l’avvocato Stefano Gallotta, difensore di un cittadino leccese che aveva acquistato un’auto da adibire a taxi e che ha ottenuto un maxi risarcimento a causa di una serie di difetti emersi sulla vettura.

Auto difettose, maxi risarcimento: la vicenda

La vicenda ha inizio nel novembre 2015, quando il taxista acquista da una concessionaria salentina una Renault S3L New Scenic per un prezzo complessivo di oltre 22.500 euro. Sulla carrozzeria compaiono dei puntini color marrone, che spiccano sul bianco della vettura. Il proprietario decide di far eseguire una perizia per capire la causa del problema e vengono riscontrate ben 93 chiazze.

A quel punto decide di rivolgersi all’avvocato Gallotta, il quale avvia un accertamento tecnico preventivo, anche a fini conciliativi. L’accertamento si conclude con una relazione del Consulente Tecnico d’Ufficio incaricato dal Presidente del Tribunale di Lecce, il dottor Francesco Giardino. In pratica la relazione stabilisce che il problema può essere risolto solo con la sostituzione del mezzo, in quanto l’intervento sarebbe stato antieconomico. Visto che avrebbe richiesto il trasporto dell’auto presso la casa madre ed il conseguente stop forzato dell’attività del taxista.

Avviato il giudizio ordinario presso il Tribunale di Lecce, il giudice ritiene necessario disporre una nuova perizia, che conferma la presenza di gravi vizi e difetti sull’auto, escludendo al tempo stesso ogni responsabilità del proprietario.

La Sentenza

Si arriva così alla sentenza di questi giorni, già oggetto di appello, con cui il giudice della seconda sezione del Tribunale civile di Lecce, la dottoressa Maria Paola Sanghez, ha accolto le richieste del Coordinatore Regionale dell’associazione Codici.

Si ritiene infatti che l’auto aveva già le macchie al momento dell’acquisto, la casa madre non poteva non essersene accorta. E condannando quindi Renault Sas, Renault Italia, venditrice e concessionaria al pagamento di 13.451 euro a titolo di riduzione del prezzo e risarcimento del danno, oltre alle spese legali.

“Una decisione importante – sottolinea l’associazione Codici – perché ribadisce l’obbligo del venditore di consegnare beni conformi al contratto e privi di difetti. In caso di problemi, l’acquirente deve far valere i suoi diritti. E se ha bisogno può richiedere assistenza alle associazioni dei consumatori”.