aumento-cedolare-secca-2020Se lo spettro di una nuova patrimoniale è stato allontanato, per i proprietari di immobili si prospetta una manovra economica dura da digerire, con in primis un aumento della cedolare secca dal 2020.


Aumento Cedolare Secca 2020: perchè saranno possibili nuovi rialzi su questa imposta e su altre collegate alla casa?

La nuova proposta proposta di legge sicuramente poco gradita ai locatori e conduttori: bisogna però capire chi rischia le stangate maggiori.

Scopriamolo.

Aumento Cedolare Secca 2020?

Potrebbe crescere di una quarto anche la cedolare secca sugli affitti a canone concordato, con l’innalzamento dell’aliquota dal 10% al 12,5%.

In pratica, la “cedolare secca” si sostanzia nel pagamento di un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali (per la parte derivante dal reddito dell’immobile). E d’ora in poi potrebbe essere molto più cara.

E non è l’unica pessima notizia.

Sono previsti rincari per le imposte di registro sui contratti di compravendita: chi vende o acquista un immobile dovrà pagare il 300% in più di imposta di registro, che passa da 50 a 150 euro. L’incremento vale anche per la prima casa.

Un aumento a cui però segue anche contestualmente un ritocco fiscale, stavolta più vantaggioso, verso il basso al fine di equiparare il prelievo tributario di queste imposte sui trasferimenti immobiliari.

Non cambiano, e questa è l’unica nota positiva, gli attuali bonus e l’introduzione di uno sconto fiscale per i condomini che decidono di fare il maquillage alle facciate degli edifici.

La reazione di Confedilizia

Ricorda il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, che

«La cedolare sugli affitti calmierati è una misura sociale, condivisa da forze politiche, sindacati inquilini, operatori ed esperti del settore immobiliare. In questi sei anni di applicazione ha garantito un’offerta abitativa estesa, favorendo la mobilità di lavoratori e studenti sul territorio. Inoltre, come rileva la nota di aggiornamento del Def, la cedolare ha determinato una riduzione senza precedenti dell’evasione fiscale nelle locazioni».