A partire dal mese di luglio 2023 aumentano i benefici per chi fruisce dell’assegno unico: ecco a quanto ammonteranno e a chi spettano.
A partire da luglio, aumenteranno i contributi per i nuclei familiari, fino al 30 giugno 2024, così come riportato nel Fascicolo previdenziale del cittadino, presente sul sito dell’Inps.
L’assegno unico sarà erogato, come sempre, tra il 20 e il 30 luglio. Per quel periodo, dovrebbero essere già state accettate sia le nuove domande e sia gli assegni maggiorati.
Ecco chi ne potrà usufruire.
Assegno unico luglio 2023: per chi è previsto l’aumento
Con la rivalutazione annuale dei “livelli di reddito familiare, ai fini della corresponsione dell’Assegno per il nucleo familiare”, c’è stata la variazione dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), calcolata dall’Inps.
Come previsto dalla circolare, per i nuclei familiari composti da maggiorenni, diversi dai figli, gli aumenti partiranno dal reddito minimo di 31’569 euro. Gli aumenti previsti sono proporzionali all’aumento dei componenti del nucleo famigliare e inversamente proporzionali all’aumentare del reddito.
Ad esempio, nella fascia più alta, ovvero quella tra 66mila e 70mila euro, l’aumento è previsto solo se sono presenti sette membri nel nucleo famigliare.
Se non ci sono figli, ma c’è un parente inabile, le fasce di reddito si abbassano: il minimo è poco al di sopra dei 28mila euro.
Gli aumenti saranno più contenuti per le famiglie senza figli e senza parenti inabili: in questi casi, gli aumenti scattano a partire dai 15mila euro e sono quasi sempre a doppia cifra. Si superano i 100 euro di assegno, solo per i nuclei famigliari numerosi, oltre i cinque componenti e con redditi bassi.
Stessa cosa per le famiglie monoparentali, che vedranno arrivare gli aumenti a partire dai 17mila euro.
Se uno dei due coniugi è inabile, gli aumenti scattano poco oltre i 28mila euro. Per i nuclei famigliari con redditi più alti, oltre i 59mila euro, ci sarà l’aumento solo in caso di 6 o più componenti.
A quanto ammonterà
Le norme in vigore sull’assegno unico universale prevedono una maggiorazione di 30 euro per figlio, per i nuclei con Isee inferiore o pari a 15’000 euro. La maggiorazione diminuisce progressivamente con l’aumento del livello Isee, fino ad azzerarsi quando si raggiungono i 40’000 euro di reddito.
Per i figli disabili, senza limiti di età, viene corrisposto un assegno fino ad un massimo di 189,20 euro, purché l’Isee del nucleo famigliare non superi i 16’215 euro.
Come controllare lo stato di pagamento dell’Assegno unico
Per visualizzare lo stato di pagamento dell’assegno unico e controllare gli eventuali ritardi, il cittadino dovrà andare sul portale dell’Inps e cercare il Fascicolo previdenziale del cittadino.
In seguito, dovrà andare nella sezione “Prestazioni”, poi su “Pagamenti” e cliccare sull’anno di riferimento.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it