La Manovra 2025 inizia a prendere forma, ma quali potrebbero essere le novità per l’Assegno unico? Vediamolo insieme.
Il Governo è al lavoro per delineare le misure che comporranno la Manovra 2025.
Ad essere interessato a novità potrebbe essere anche l’Assegno unico, la misura che viene erogata ai nuclei familiari con figli.
Secondo gli ultimi dati dell’Inps, la misura interessa oltre 6 milioni di nuclei familiari, per un totale di 9’549’571 figli.
Le ipotesi per il 2025 sull’Assegno unico sono diverse, vediamo quali sono.
Assegno unico Manovra 2025: quali potrebbero essere le novità
Uno degli intenti della prossima Legge di Bilancio sarà il sostegno alle famiglie, a cominciare dall’Assegno unico.
L’obiettivo è quello di potenziare la misura o di introdurre detrazioni specifiche per i figli.
Attualmente, come sappiamo, l’Assegno unico viene riconosciuto ai nuclei familiari con figli a carico fino a 21 anni, mentre non ci sono limiti di età per i figli con disabilità.
Può essere richiesto anche senza presentare l’Isee o con un Isee superiore alla soglia di 45’574,96 euro. In questi due casi, però, viene corrisposto l’assegno minimo che, quest’anno, è pari a 57 euro.
Una delle ipotesi è quella di non far pesare l’Assegno unico, nel calcolo Isee, per le famiglie numerose. In questo modo, le famiglie con molti figli potrebbero accedere anche ad altre agevolazioni che, ad oggi, sono a loro precluse, perché richiedono un Isee più basso.
Un’altra ipotesi possibile sarebbe quella d’introdurre delle detrazioni per scaglioni di reddito.
Assegno unico Manovra 2025: il problema del reperimento delle risorse
Il nodo principale da sciogliere, per quanto riguarda l’Assegno unico, è proprio il reperimento delle risorse.
Attualmente, s’ipotizza che, per la Manovra, le risorse a disposizione saranno tra i 23 e i 25 miliardi di euro.
Le misure più “costose”, in programma per la Legge di Bilancio 2025, sono il taglio del cuneo fiscale (dal costo di 11,7 miliardi di euro l’anno) e la rimodulazione di scaglioni e aliquote Irpef (dal costo di 4,3 miliardi di euro).
Il Viceministro all’Economia, Maurizio Leo, ha però assicurato che l’obiettivo è
“venire incontro alla famiglia. Questo è un tema prioritario”.
Il primo step per un quadro più chiaro delle risorse sarà il Psb, ovvero il piano che indicherà riforme e investimenti della traiettoria settennale per l’aggiustamento del bilancio.
Il piano dovrebbe essere presentato martedì 17 settembre, dal Ministro Giancarlo Giorgetti, nel Consiglio dei Ministri.