Vediamo cosa bisogna fare in caso di Assegno unico bloccato, quali sono le cause e come poterlo sbloccare.
L’Assegno unico è un contributo economico che viene erogato alle famiglie con figli a carico, fino al compimento dei 21 anni e senza limiti di età per i figli con disabilità.
Il valore del contributo varia a seconda dell’Isee, se il figlio è minorenne o maggiorenne e se presenta disabilità.
Ma in alcuni casi, può capitare che l’Assegno unico sia bloccato. Ecco quali sono le cause e come sbloccarlo.
Come verificare se l’Assegno unico è bloccato?
L’Assegno unico viene erogato ogni mese, ma quando ci accorgiamo che è in ritardo, la prima cosa da verificare è se sia stato bloccato o meno.
Per farlo, bisogna collegarsi all’area riservata del sito dell’Inps, dove si può accedere mediante Spid, Carta d’Identità Elettronica (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
Bisogna andare nella sezione della gestione delle domande presentate e verificare le condizioni dell’istanza presentata, per verificare l’eventuale blocco.
La domanda può essere:
- In istruttoria (ovvero in fase di lavorazione);
- Accolta (quindi accettata, ma ancora non pagata);
- In evidenza al cittadino (quando c’è bisogno di altri documenti per poter essere accolta);
- Respinta (se non si hanno i requisiti per poter ricevere il beneficio);
- Bloccata (versamento sospeso per vari motivi).
Perché l’Assegno unico è bloccato?
Se nell’istanza che abbiamo presentato sul sito dell’Inps, appare la dicitura “istanza bloccata”, vuol dire che sussiste qualche problema nella nostra domanda.
I motivi possono vari, eccone alcuni:
- Iban sbagliato (ad esempio, non corrisponde ad un conto corrente intestato al richiedente o appartiene ad una banca non convenzionata con l’Inps);
- Figli che sono diventati maggiorenni (perciò, occorre un’ulteriore documentazione che attesti la frequenza a scuola o all’università);
- Status di disabilità (quando ci sono delle incongruenze tra la disabilità dichiarata nella domanda e le informazioni dell’Isee).
Come risolvere
Una volta individuate le criticità, la domanda può essere sbloccata solo dopo l’intervento del richiedente, come chiarito dall’Inps, nel messaggio numero 1962 del 2022.
Perciò, occorre presentare la documentazione corretta o cambiare l’Iban allegato.
Se c’è un errore per quanto riguarda le condizioni di disabilità, è possibile richiedere una rettifica all’intermediario abilitato, senza ripresentare una nuova DSU.
Se il problema persiste, bisognerà contattare l’Istituto.
È possibile farlo sia di persona, in uno degli uffici territoriali dell’Inps e sia farlo telefonicamente o online.
Il Contact Center dell’Inps è raggiungibile tramite il numero verde 803 164 o al numero di rete fissa 06 164 164.
Se si sceglie la via telematica, si può inviare una segnalazione al servizio Inps Risponde, al quale è consigliabile accedere con la propria identità digitale, in modo che l’Inps possa conoscere subito i dati dell’utente e verificare direttamente la situazione.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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