assegno-unico-2023-pagamenti-dicembreDicembre, ultimo mese del 2023, è ormai arrivato: come di consueto, è essenziale essere a conoscenza delle date per i pagamenti e delle informazioni relative all’erogazione dell’assegno unico.


Questo fondamentale supporto economico, destinato alle famiglie con figli a carico, rappresenta un sostegno essenziale per numerosi nuclei familiari in Italia.

L’assegno unico viene erogato alle famiglie per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni e senza limiti di età per i figli disabili.

La sua erogazione avviene mensilmente, coprendo il periodo compreso tra il mese di marzo di un anno e il mese di febbraio dell’anno successivo.

Con le recenti modifiche, la spesa del Governo per il sussidio, nei primi 7 mesi del 2023, è arrivata a 10 miliardi di euro e si prevede che, a fine anno, superi i 17 miliardi di euro. Rispetto al 2022, la spesa è aumentata di 4,6 miliardi di euro, per un aumento del 37%.

Qui trovate un approfondimento su come ottenere una simulazione dell’importo mensile.

Il calendario dei pagamenti dell’assegno unico di dicembre 2023

Ecco le nuove date di pagamento dell’assegno unico a dicembre 2023:

  • 18, 19, 20 dicembre 2023: queste date sono riservate ai nuclei familiari che non hanno subito variazioni nelle loro condizioni rispetto al mese precedente.
  • Dal 28 al 31 dicembre 2023: questo periodo è destinato ai nuclei familiari che hanno subito variazioni nelle loro condizioni rispetto al mese precedente.
  • Primo pagamento: se si riceve il primo pagamento, l’importo sarà accreditato alla fine del mese successivo a quello in cui si presenta  la domanda.

Ricordiamo che l’Inps (Istituto Nazionale di Previdenza Sociale) è responsabile per l’accredito degli assegni unici.

Per i percettori di reddito di cittadinanza, è fondamentale notare che è possibile continuare a ricevere l’assegno unico fino a febbraio 2024 sulla stessa carta Rdc.

Ciò offre un periodo sufficiente per comunicare la scelta delle modalità di pagamento dell’assegno unico, senza che ritardi nella presentazione della domanda possano compromettere il diritto.

Chi ne beneficia?

La misura si basa sull’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE), ma è importante notare che può essere richiesto anche in assenza di ISEE, basandosi sui dati dichiarati nella domanda. L’ISEE che si andrà a richiedere nel 2023 si baserà sulla condizione reddituale e patrimoniale al 2021 e sul nucleo familiare attuale. Ai fini ISEE conta, quindi, il nucleo familiare, ovvero quello che risulta nello Stato di famiglia e vanno inseriti i redditi di tutte le persone conviventi e rientranti nello stesso nucleo.

Il diritto alla prestazione è esteso ai nonni per i nipoti unicamente in presenza di un formale provvedimento di affido o in ipotesi di collocamento familiare. Tariffa Minima per ISEE Difforme

Qui la panoramica completa:

Casi di difformità dell’ISEE

Già dallo scorso mese di novembre, risulta applicata la “tariffa” minima nel caso in cui l’attestazione ISEE presenti omissioni o difformità nei dati patrimoniali o reddituali dichiarati.

Coloro che si trovano in questa situazione possono regolarizzare la propria situazione entro il 31 dicembre in una delle seguenti modalità:

  • Presentare una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) priva di difformità.
  • Richiedere al CAF intermediario la rettifica della DSU con effetto retroattivo, se il CAF ha commesso un errore materiale.
  • Presentare documentazione idonea all’Inps per dimostrare la completezza e veridicità dell’ISEE relativamente alle omissioni o difformità.

Quale futuro per l’Assegno Unico?

L’esecutivo ha intenzione d’incrementare gli importi nella prossima Legge di Bilancio.

Nella prima Legge finanziaria del Governo Meloni, sono stati erogati aumenti per il primo figlio e poi dal terzo figlio in poi, fino a tre anni e successivamente anche in modo forfettario e strutturale per le famiglie numerose.

Come annunciato dalla Ministra Roccella: “Altrettanto faremo in questa nuova finanziaria”. Gli interventi si concentreranno sul terzo figlio, mentre sul secondo è in studio un pacchetto di misure più articolato.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it