arresti-latina-capolaratoArresti a Latina per capolarato: i migranti venivano sfruttati e versavano in condizioni disumane. Sono ben 50 gli indagati. Nel mirino la cooperativa Agriamici di Sezze.


Operazione della Polizia di Stato di Latina nei confronti di un’organizzazione criminale dedita allo sfruttamento del lavoro e al caporalato ai danni di centinaia di stranieri impiegati in lavori agricoli in condizioni disumane. La misura cautelare, eseguita dai poliziotti della Squadra mobile e del Servizio centrale operativo della Polizia di Stato, ha raggiunto, tra gli altri, un sindacalista e un funzionario dell’Ispettorato territoriale del Lavoro operanti nella provincia di Latina. Sei gli arresti, 50 gli indagati. Nel mirino la cooperativa Agriamici di Sezze.

 

CISL: BENE ARRESTI, PIENA FIDUCIA NELLA MAGISTRATURA

 

“Siamo sconcertati dalla notizia del coinvolgimento di un nostro sindacalista tra gli arresti avvenuti oggi a Latina per caporalato. Attendiamo riscontri e chiediamo si faccia luce al più presto prima di giudicare il caso e le persone coinvolte, ma la Federazione ha già attivato tutte le misure statutarie a propria tutela, a cominciare dalla sospensione da ogni carica del sindacalista coinvolto, pur continuando ad auspicarne la sua totale estraneità ai fatti. Da parte nostra nessuna esitazione e piena fiducia al lavoro delle forze dell’ordine e della magistratura. Siamo pronti a valutare ogni azione penale e civile per tutelare con la massima severità la Fai Cisl e il nostro operato”. Lo scrive sulla pagina Facebook della Fai Cisl il segretario generale Onofrio Rota.

 

Il caporalato, nell’accezione originaria del termine, è un sistema informale di organizzazione del lavoro agricolo temporaneo, svolto da braccianti inseriti in gruppi di lavoro (squadre) di dimensione variabile (da pochi individui a diverse centinaia).

 

Questo si fondava sulla capacità del “caporale” di reperire la manodopera a basso costo per i proprietari terrieri e società agricole. Il caporale è un mediatore illegale di manodopera e gestore dei lavori secondo le richieste dell’imprenditore agricolo. Il caporale ingaggia per conto del proprietario i braccianti e stabilisce il loro compenso del quale tiene per sé una parte che gli viene corrisposta sia dal proprietario che dai braccianti reclutati.