appalti digitali BIMIl Ministero delle infrastrutture ha messo in consultazione pubblica la bozza di decreto sul Building information modeling (Bim), che prevede l’obbligo di progettare le grandi opere pubbliche con le procedure digitali.


 

Il progressivo utilizzo dei metodi e strumenti elettronici specifici, quali quelli di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture è uno degli obiettivi previsti dal legislatore all’articolo 23 comma 1 lettera h) del codice dei contratti pubblici (Decreto Legislativo 18 aprile 2016, n.50) al fine di razionalizzare le attività di progettazione e le connesse verifiche.

 

Il comma 13 del predetto articolo prevede la possibilità di istituire presso il MIT – Ministero delle infrastrutture e dei trasporti una Commissione con il compito di individuare le modalità e i tempi di progressiva introduzione dell’obbligatorietà, presso le stazioni appaltanti, le amministrazioni concedenti e gli operatori economici, dei predetti metodi e strumenti elettronici, valutata in relazione alla tipologia delle opere da affidare e della strategia di digitalizzazione delle amministrazioni pubbliche e del settore delle costruzioni.

 

Il MIT ha scelto di dare attuazione a quanto indicato all’articolo 23 istituendo, con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti n.242 del 15 luglio 2016, la Commissione composta da rappresentanti delle amministrazioni pubbliche e del mondo accademico e successivamente integrata da un rappresentante della rete nazionale delle professioni dell’area tecnico-scientifica (decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti ) n. 297 del 31 agosto 2016.

 

Nel processo di adozione del decreto attuativo di cui all’art. all’articolo 23 comma 13 del decreto legislativo n. 50 del 2016, la Commissione ha avviato in precedenza una fase di ascolto attraverso la predisposizione di un apposito questionario e l’audizione degli stakeholder, che ha portato alla costruzione di una proposta finalizzata all’adozione del decreto. Per avere ulteriori informazioni è possibile consultare relazione di accompagnamento alla consultazione.