L’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) in un parere consultivo ha chiarito che negli appalti di forniture è necessario nominare un DEC separato dal RUP.
La gestione degli appalti pubblici, in particolare quelli relativi a forniture, richiede una gestione tecnica accurata, che prevede specifiche figure di responsabilità. Una di queste è il Direttore per l’Esecuzione del Contratto (DEC), che deve essere distinto dal Responsabile Unico del Progetto (RUP).
In sintesi, la nomina di un Direttore per l’Esecuzione del Contratto, separata da quella del RUP, diventa una garanzia di professionalità e una risposta adeguata a progetti particolarmente articolati. L’intervento dell’Autotità, quindi, chiarisce definitivamente le condizioni in cui tale figura è obbligatoria, rafforzando la necessità di un approccio tecnicamente competente alla gestione degli appalti pubblici.
Appalti di forniture, RUP e Direttore Esecuzione Contratto devono essere differenti
Secondo le disposizioni del Codice, la nomina di un direttore per l’esecuzione del contratto è obbligatoria in diverse circostanze, anche quando il valore dell’appalto non raggiunge la soglia comunitaria. In particolare, deve essere nominato un DEC per i contratti di forniture di importo superiore a 500.000 euro, considerati di “particolare importanza”.
Inoltre, anche per appalti di valore inferiore a questa cifra, ma superiori alla soglia comunitaria, la figura del DEC deve essere prevista se le prestazioni sono complesse, ad esempio quando riguardano interventi tecnologicamente avanzati o quando è necessaria una pluralità di competenze. L’obiettivo è garantire che progetti che richiedono competenze specifiche e una gestione altamente qualificata siano affidati a professionisti capaci di supervisionare l’esecuzione dell’intero contratto.
L’opinione dell’Autorità
Il parere Anac si inserisce nel contesto di una richiesta di chiarimenti da parte di un’amministrazione pubblica riguardo un appalto per la fornitura di strumentazioni scientifiche. Sebbene l’importo fosse inferiore a 500.000 euro, l’amministrazione aveva ritenuto che la complessità del progetto giustificasse la nomina di un DEC distinto dal RUP. Tuttavia, erano emersi dubbi interpretativi riguardo alle circostanze in cui la nomina di un DEC è obbligatoria. ANAC ha risolto queste incertezze, confermando che la nomina del DEC è necessaria non solo in presenza di importi elevati, ma anche quando la complessità dell’intervento lo richiede.
In particolare, il parere ha messo in evidenza che, sebbene in linea di principio il RUP svolga anche le funzioni di DEC, ci sono casi in cui è obbligatorio nominare un DEC separato, come nel caso di prestazioni particolarmente complesse dal punto di vista tecnologico o organizzativo. La nomina di un DEC, inoltre, è strettamente legata alla possibilità di accedere a incentivi per funzioni tecniche, che vengono riconosciuti solo quando questa figura viene ufficialmente designata.
L’Autorità ha ribadito che la distinzione tra RUP e DEC è cruciale per la corretta gestione degli appalti pubblici, soprattutto quando le prestazioni coinvolgono tecnologie avanzate o richiedono competenze diversificate. Queste disposizioni, oltre a garantire la trasparenza e l’efficacia nell’esecuzione dei contratti, sono state studiate per rispondere alle esigenze di un sistema pubblico sempre più complesso e in evoluzione.