Esiste un numero massimo di animali da poter ospitare in casa? Vediamo cosa dice la legge in merito.
Sempre più persone hanno animali in casa, basti pensare che, secondo i dati Istat, il 39% degli italiani possiede un cane e/o un gatto, per un totale di circa 20,3 milioni di animali domestici solo in Italia.
Molti, però, si chiedono: quanti animali posso tenere in casa? Vediamo cosa dice la legge.
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Animali in casa: definizione di animale domestico
Quando parliamo di animale domestico, intendiamo un animale col quale gli esseri umani riescono a convivere in compagnia; viene detto anche animale da compagnia o animale d’affezione.
In Italia, le norme principali che riguardano gli animali d’affezione sono racchiuse nella legge 14 agosto 1991, n.281 (“Legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo”) e la legge 20 luglio 2004, n.189 (legge ordinaria della Repubblica italiana emanata per la tutela degli animali).
Se un animale viene considerato “animale d’affezione”, ad esso sono legati dei divieti: il divieto di abbandono, di produzione, di macellazione, d’importazione ed esportazione a fini alimentari della loro carne, di trasporto e stoccaggio e di utilizzo in spettacoli e manifestazioni pericolose e degradanti.
Inoltre, c’è l’obbligo di assicurare la tracciabilità e la riconducibilità all’effettivo proprietario lungo tutta la filiera, attraverso interventi sull’anagrafe, quindi parliamo di microchip e iscrizione obbligatoria all’Anagrafe canina.
Animali in casa: cosa dice la legge sul numero massimo
Come detto, sempre più famiglie italiane possiedono un animale domestico in casa, soprattutto dopo il boom di adozioni dopo il lockdown del 2020.
Ma spesso troppi animali domestici potrebbero disturbare la quiete dei vicini e del condominio, soprattutto se lasciati da soli per tutta la giornata.
Ma cosa dice la legge in merito? C’è davvero un limite massimo di animali domestici da poter tenere in casa?
Ad oggi, non esiste alcuna legge che ponga un numero massimo di animali che si possono tenere in un appartamento condominiale o in una villa.
Il condominio, inoltre, non può fissare alcun limite massimo, salvo il consenso unanime di tutti i condomini del palazzo. Ma anche in questo caso, la clausola potrebbe essere tranquillamente annullata da un giudice, in caso di pareri contrari.
Perciò, non c’è un limite massimo di animali in casa, purché questi abbiano la possibilità di vivere in libertà e in spazi consoni al loro benessere.
Nel caso il titolare non permetta ai suoi animali domestici di vivere in un ambiente adeguato, può essere condannato per maltrattamento di animali, poiché tenuti in condizioni di “sovraffollamento”.
La punizione può essere molto severa e può arrivare alla reclusione fino ad un anno e al pagamento di un’ammenda da 1000 a 10’000 euro, oltre alla confisca dell’animale domestico.
Animali che non si possono tenere in casa: cosa dice la legge.
Animali in casa: precedenti e norme
Ad esempio, il 21 novembre del 2017 il Tribunale di Milano ha condannato una donna per abbandono di animali, poiché ospitava in casa 33 gatti.
Secondo i giudici, i gatti vivevano in modalità tali da subire gravi sofferenze, incompatibili con la loro natura, in ragione alle condizioni di sovraffollamento degli animali e delle pessime condizioni igieniche in cui vivevano.
Nonostante non ci sia una regolamentazione riguardo al numero massimo di animali da tenere in casa, con questa condizione potrebbero scontrarsi le norme condominiali in materia di animali domestici.
Il titolare dell’animale o chi è preposto alla sua custodia è responsabile dei danni procurati a terzi dai suoi animali domestici, sia per quanto riguarda i danni a persone (incidenti e aggressioni) e sia a cose (pulizia e conservazione degli ambienti in comune).
Per quanto riguarda i rumori, il padrone ha il dovere di far vivere l’animale in un ambiente di benessere e di non lasciarlo troppe ore da solo durante la giornata. In questi casi, la legge può prevedere anche il sequestro dell’animale, se i rumori fossero una spia di un malessere dell’animale domestico.
Nonostante ciò, l’art. 844 c.c. prevede che non si possano impedire
“rumori e le immissioni che non superino la soglia della normale tollerabilità”.
Quindi, in conclusione, non esiste una normativa che preveda un limite massimo di animali domestici sotto lo stesso tetto. Ma le condizioni di salute e di benessere degli animali devono essere sempre soddisfacenti. In caso contrario, il padrone può essere accusato di maltrattamento di animali.
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Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
quali animali possono essere in un condominio costituito da singoli villini con prato ad uso sclusivo circa 800 mtquadri.anche se norme condominiali risalenti a circa 30 anni fa ne vietino lapresenza domando sono state opportune modifiche varianti-se volessi mettere oche galline o tacchini si può oggi’