Come ci dobbiamo comportare nel caso di un animale investito? Ecco la guida completa su cosa fare.
Purtroppo, spesso ci ritroviamo in situazioni in cui non vorremmo mai essere, come quella di un animale investito. Potremmo averlo trovato sul ciglio della strada o potrebbe essere sbucato all’improvviso, potrebbe essere in città così come in una strada di campagna o montagna.
In quei casi, cosa possiamo fare? Vediamo come dobbiamo comportarci in caso di un animale investito e cosa dice la legge.
Animale investito: cosa possiamo fare?
È sempre molto difficile agire in caso di animale investito: quali numeri dobbiamo chiamare? Esiste un pronto soccorso per gli animali? Posso toccare l’animale ferito?
Gli incidenti che interessano gli animali sono, purtroppo, all’ordine del giorno e molti possono avere conseguenze gravi. Basti pensare al report fatto dall’osservatorio ASAPS sugli Incidenti animali che, nel 2020, ha contato quasi 90 collisioni gravi, ovvero con morti e feriti: un numero veramente troppo alto, considerato anche il lockdown.
Ma questo è solo il numero degli incidenti gravi: infatti, non possiamo calcolare con certezza la totalità gli incidenti che hanno interessato animali domestici o selvatici, poiché spesso non viene fatta la denuncia, ma il numero potrebbe arrivare a qualche migliaio.
Gli incidenti possono capitare per una miriade di motivi: una guida sconsiderata dell’automobilista, una strada troppo buia, un terreno dissestato, ma anche il disorientamento dell’animale.
La prima cosa da fare è sicuramente chiamare i soccorsi, così come suggerisce la LAV, la Lega antivivisezione. Bisogna rivolgersi immediatamente al Servizio veterinario dell’ASL competente sul territorio, che deve garantire reperibilità anche nelle ore notturne e nei giorni festivi e che sono tenuti ad intervenire in caso di emergenza, essendo un servizio pubblico. Questo vale soprattutto per gli animali domestici, come un cane o un gatto.
Al contrario, se vi trovate in una strada di campagna o di montagna e l’animale investito è selvatico, allora è meglio chiamare la Polizia Provinciale o la Guardia Forestale.
Consigli per il conducente del veicolo coinvolto nell’incidente
In ogni caso, è consigliato al conducente di accostare e prepararsi al soccorso, con il giubbotto e le bretelle retroriflettenti e il segnale mobile triangolare di pericolo.
Se l’animale è solo ferito, è consigliabile agire con molta prudenza, poiché potrebbe avere reazioni improvvise e violente, soprattutto se si tratta di un animale selvatico dotato di grande forza, come un cinghiale o un cervo.
È consigliabile anche attivare la piattaforma www.struttureveterinarie.it, realizzata dalla Federazione nazionale degli Ordini dei veterinari italiani, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Medici Veterinari. Grazie alla geolocalizzazione, si potranno trovare le strutture veterinarie autorizzate più vicine coi relativi contatti telefonici.
È richiesta la presenza dell’automobilista sul posto, fino all’arrivo della Polizia Locale e del veterinario e, se possibile, si deve spostare l’animale in un ambiente circoscritto, per evitare ulteriori incidenti.
Animale investito: chi paga i soccorsi?
Il modus operandi appare fin da subito molto semplice, ma allora perché alcuni automobilisti non si fermano a dare soccorso all’animale investito?
In molti hanno paura delle conseguenze e di dover pagare le cure veterinarie. Questo perché, ad oggi, non esiste ancora un fondo dello Stato destinato al soccorso degli animali incidentati, nonostante sia una tematica su cui si battono le associazioni animaliste da anni.
In attesa di cambiamenti a livello legislativo, le cure veterinarie per il soccorso di un animale investito sono a carico dell’automobilista, così come le spese di recupero e trasporto.
Chiaramente, non si tratta solo di una questione che solleva la propria coscienza civica, ma anche un obbligo legale.
Cosa dice la legge riguardo il soccorso di un animale investito
In materia di incidenti che riguardano un animale investito, è stato introdotto il nuovo comma 9-bis dell’art.189 del Codice della Strada che dice testualmente:
“L’utente della strada, in caso di incidente comunque ricollegabile al suo comportamento, da cui derivi danno a uno o più animali d’affezione, da reddito o protetti, ha l’obbligo di fermarsi e di porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso agli animali che abbiano subito il danno”.
Chi non ottempera all’obbligo di soccorso è soggetto ad una sanzione amministrativa del pagamento di una somma che va dagli 410 euro ai 1643 euro; la multa è prevista anche per gli altri passeggeri presenti in macchina, anche se in misura minore.
Oltretutto, sia il conducente che i passeggeri presenti in macchina devono obbligatoriamente prestare il primo soccorso: trasportare l’animale in un posto protetto, se possibile e chiamare tempestivamente i soccorsi.
Nel caso limite si tratti di un investimento volontario, si affaccia la responsabilità penale e parliamo dell’art.544 bis c.p. che punisce “chi uccide un animale senza necessità e/o con crudeltà”.
Se dall’incidente non deriva la morte dell’animale, il conducente sarà chiamato a rispondere di maltrattamento di animali, ai sensi dell’art. 544 ter c.p., con una pena che prevede la reclusione fino ai 18 mesi e una multa fino a 30’000 euro.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
Sono una coadiutrice del comune per le colonie feline. Leggendo quanto avete scritto, e come l’avete scritto, mi chiedo chi avrebbe il fegato di fermarsi e cercare l’aiuto necessario. Non mi sembra francamente che questo incoraggi l’automobilista tipo ad un comportamento “umano” e responsabile
Se il numero degli animali investiti aumenta, vuol dire che c’è anche troppa procreazione no? Basterebbe mettere lungo tutta la strada dei guard rail come si deve, non che sia sempre l’automobilista a rimetterci di tasca sua
Vergognati e rispetta i limiti di velocità
L’autmobilista deve stare attento, lei si preoccupa se ci rimette? Non che L’animale perde la vita o viene ferito? SI VERGOGNI!
che tristezza….quindi se investono suo figlio è colpa sua che lo ha messo al mondo? Manco nel terzo mondo ragionano come lei. Sono certo che lei è uno di quelli che eventualmente si preoccupa del danno alla carrozzeria. Si civilizzi caro “signore”, è davvero triste ciò che ha scritto
Anche io Simone nn ho parole di fronte a tanta inciviltà