Dai monitoraggi effettuati negli ultimi anni da Anci Toscana, cresce il numero di sindaci che, pur potendo, scelgono di non candidarsi per un secondo mandato.
Negli ultimi 4 anni (2010-2013) infatti, secondo dati Anci Toscana, il 52% dei sindaci che a conclusione di un primo mandato avrebbero potuto candidarsi nuovamente per un secondo, ha scelto di non presentarsi alla competizione elettorale. E per quanto riguarda le comunali 2014? E’ presto per dare una cifra, visto che c’è ancora tempo per la presentazione delle liste. Certo è che alcuni “indizi” di questa tendenza arrivano dalle recenti primarie del centrosinistra, a cui diversi sindaci di centrosinistra che hanno concluso il loro primo mandato non si sono presentati e quindi presumibilmente non si candideranno alle elezioni.
Ma cosa c’è all’origine di questa “crisi di vocazione”? “Per la prima volta molti sindaci dopo il primo mandato rinunciano, prima era molto raro che succedesse” commenta il segretario generale di Anci Toscana Alessandro Pesci .
“Al di là delle motivazioni personali che pure talvolta sussistono – continua Pesci – negli ultimi anni fare il sindaco significa operare in una situazione di grande incertezza e confusione sul piano normativo, di scarsità di risorse e continui tagli ai trasferimenti, di forte limite se non blocco alla capacità di programmazione, di mancanza di reale autonomia”.
“Un’incertezza troppo grande da sopportare – aggiunge il segretario di Anci Toscana – a fronte delle enormi responsabilità, sempre maggiori che invece ci si assumono. Non dobbiamo, infatti, dimenticare che il sindaco, tanto più in una fase di crisi come quella attuale, conserva immutato il proprio ruolo di “front office” con i cittadini, di primo interlocutore a cui le persone si rivolgono quando hanno un problema”.
FONTE: Anci