amalgama-dentale-a-base-di-mercurioL’Associazione Codici ha depositato presso il Ministero della Salute un’istanza di accesso alle informazioni ambientali in riferimento alle misure amministrative adottate sull’amalgama dentale a base di mercurio.


Amalgama dentale a base di mercurio: un tema molto discusso. Ma su cui c’è poca chiarezza per quanto riguarda i rischi per la salute che corrono i pazienti in caso di rimozione. Il mercurio, infatti, è altamente tossico per l’organismo umano.

Amalgama dentale a base di mercurio, rischi per la salute

“Con l’entrata in vigore del regolamento UE 2017/852 – dichiara il Segretario Nazionale di Codici Ivano Giacomelli – dal gennaio 2019 è stato imposto l’utilizzo dell’amalgama dentale solo in forma incapsulata predosata, vietando l’uso di mercurio in forma libera.

Alla luce di questa novità normativa e delle conseguenze per la salute dei consumatori, in alcuni casi ignari dei rischi che possono correre, abbiamo ritenuto doveroso chiedere al Ministero della Salute quali misure amministrative ha adottato per tutelare i pazienti.

Il mercurio potrebbe essere metabolizzato a livello della mucosa nasale o dell’apparato bronco-polmonare. E la sostanza può diffondersi nell’organismo anche attraverso la dentina, ovvero l’elemento interno al dente, e la polpa dentaria.

Anche la corrosione dovuta all’usura delle otturazioni può causare un’ingestione del mercurio. In ultimo è da menzionare l’azione di un batterio presente all’interno del cavo orale. Lo Streptococcus mutans, capace di convertire il mercurio in metil-mercurio, sostanza ancora più nociva in grado di rompere le membrane cellulari.

La liberazione dei vapori nocivi di questo metallo risulta pericolosa anche per il dentista che sta operando. Oggi il rischio si evita grazie ad un sofisticato macchinario necessario alla preparazione del mercurio. Che lo tritura in modo da renderlo incapace di liberare tali vapori.

Bisogna poi aggiungere che alcuni studi scientifici approfonditi hanno stabilito una relazione tra la tossicità del mercurio e l’insorgere di alcune patologie. Come artrite, depressione, disabilità nell’apprendimento, Alzheimer, autismo e schizofrenia.

Alla luce di un quadro così complesso e delicato – conclude il Segretario Nazionale di Codici Ivano Giacomelli – ci sembra doveroso un intervento da parte del Ministero per fare chiarezza, rassicurando pazienti e operatori”.