Negli ultimi anni la linea ferroviaria ad alta velocità è stata spesso al centro del dibattito pubblico. Le polemiche suscitate dalla costruzione della linea TAV Torino-Lione hanno portato frequentemente in prima pagina le tematiche del possibile dissesto ambientale causato dalla realizzazione di questo tipo di infrastrutture.
Questa lettura polemica ha però messo in ombra un aspetto importante relativo ai benefici che i treni superveloci possono portare sia in termini di logistica che di sostenibilità. L’aumento progressivo di viaggiatori che scelgono l’alta velocità per spostarsi sul territorio nazionale produce infatti un impatto ambientale positivo: rispetto all’automobile o ad altri mezzi di trasporto, il treno è una soluzione indiscutibilmente green. Peraltro la rete AV italiana è tra le migliori d’Europa e del mondo e offre un servizio capace di raggiungere una buona parte della popolazione italiana. L’efficienza della nostra linea ad alta velocità è stata attestata anche da una ricerca effettuata recentemente dal sito di prenotazione viaggi Omio, che ha stilato una vera e propria classifica mondiale dei treni AV.
In testa a questa speciale graduatoria troviamo la triade asiatica composta da Giappone, Corea del Sud e Cina. Il primo paese europeo è la Francia (quarta), seguita dalla Spagna e dalla Germania (settima). L’Italia si piazza all’ottavo posto e si distingue specialmente per l’ottima copertura della rete ad alta velocità in relazione alla popolazione (18,47%), la copertura dell’AV sul complesso della rete ferroviaria (7,91%) e il costo dei biglietti (per percorrere un chilometro con un treno superveloce occorrono in media 0,15 euro).
Tuttavia, pur essendo una delle linee più efficienti del contiente, l’alta velocità italiana non sembra tenere il passo di altre realtà europee dal punto di vista degli investimenti per l’adattamento delle tratte esistenti e la costruzione di nuovi binari. Se la Francia progetta di estendere la sua linea ad alta velocità fino a 4500km complessivi e la Spagna prevede la realizzazione di 2700 km di nuovi binari, l’espansione della rete ferroviaria italiana dedicata all’alta velocità prevista per il futuro prossimo è di appena 346 km. L’obiettivo è quello di raggiungere presto il 10% del totale della rete nazionale e continuare il percorso verso una mobilità sostenibile.
D’altronde, come riportato dal sito di Ferrovie dello Stato, spostarsi in treno su una tratta trafficata come la Roma-Milano consente un risparmio energetico del 45% rispetto all’automobile e del 64% rispetto all’aereo. Se i 31 milioni di viaggiatori che nel 2015 hanno utilizzato il treno per muoversi tra le due città avessero optato per l’automobile, avrebbero prodotto circa un milione di tonnellate di CO2 in più (grossomodo il peso di 100 Torri Eiffel).
Gli investimenti per l’implementazione della linea AV esistente e la progettazione di nuovi convogli sempre più ecologici sono dunque importanti anche nell’ottica ambientale. Per questa ragione, gli interventi tecnici che avranno luogo nei prossimi anni potranno determinare in maniera decisiva il futuro della mobilità del nostro paese.