alluvione-emilia-romagna-contributi-famiglieL’ultima ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile ha previsto un iter accelerato per garantire subito un acconto di 3.000 euro: nuovi contributi alle famiglie colpite dall’alluvione in Emilia Romagna.


È stata pubblicata l’ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione civile n. 999 del 31 maggio 2023 con la quale è stata riformulata la prima misura economica di immediato sostegno per i cittadini dell’Emilia-Romagna colpiti dall’alluvione.

Il contributo che, in ogni emergenza, il Commissario delegato, per il tramite dei sindaci dei Comuni interessati, è autorizzato a riconoscere alle famiglie entro il limite di 5.000 euro, e che era stato già introdotto, dopo i primi eventi, dall’ordinanza n. 992 del 4 maggio, è stato rivisitato per essere adattato al nuovo e più grave scenario causato dall’intensa ondata di maltempo del 16 maggio.

Alluvione Emilia Romagna, contributi economici alle famiglie: le novità

Queste le principali innovazioni:

  • il contributo è circoscritto ai nuclei familiari con dimora principale, abituale e continuativa in un’unità abitativa che è risultata allagata o direttamente interessata da frane o smottamenti che l’hanno resa non utilizzabile
  • non cambiano le finalità per le quali è possibile spendere il contributo:
    • il ripristino dei danni all’abitazione, alle sue pertinenze e alle aree esterne necessarie per accedervi
    • gli interventi di pulizia e rimozione di acqua, fango e detriti
    •  la sostituzione, o il ripristino, o l’acquisto di beni mobili distrutti o danneggiati. Tra questi ultimi, per la prima volta, vengono inclusi il materiale didattico, le stoviglie e gli oggetti di uso comune per la casa, nonché l’abbigliamento entro il 10% del contributo ricevuto.

Al contributo previsto per la singola unità abitativa può aggiungersi – nel caso in cui quest’ultima si trovi in un edificio residenziale – un ulteriore contributo, sempre per un massimo di 5.000 euro, per ripristinare le parti comuni del condominio danneggiate a tal punto che non sia possibile fruire dell’edificio.

Inoltre, all’importo massimo concedibile è aggiunto un ulteriore contributo forfetario di 750 euro per il concorso alle spese relative alla perizia completa dei danni che potrà essere chiesta a un professionista, ai fini della ricognizione del quadro dei danni e dei fabbisogni in previsione delle ulteriori misure annunciate dal Governo.

Per semplificare e accelerare l’iter nella prima fase e consentire di fornire concretamente un immediato sostegno ai cittadini interessati, l’ordinanza ha disposto che il contributo sia erogato in due tranche:

  • un acconto di 3.000 euro
  • e un successivo saldo, comprensivo dell’eventuale integrazione di 750 euro.

I nuclei familiari che hanno i requisiti previsti devono presentare al Comune la domanda per ricevere l’acconto e una successiva rendicontazione per attestare le spese dell’acconto accreditato e ricevere l’eventuale saldo.

Il Comune, alla ricezione della domanda dei cittadini, verifica i dati dichiarati e trasmette al Commissario delegato i dati per procedere ai pagamenti.

Scadenza per presentare domanda

Il termine ultimo per la presentazione della domanda di acconto è fissato al 30 agosto 2023, mentre quello per la presentazione delle domande di saldo è fissato al 31 ottobre 2023.

L’erogazione dell’acconto e del saldo sarà velocizzata grazie all’applicazione di procedure innovative sperimentate in altre recenti emergenze nazionali.

Questi nuovi strumenti, potranno essere estesi anche ad altre emergenze in essere, d’intesa con i rispettivi Commissari delegati.

Documenti utili

Qui di seguito potete consultare tutti i documenti relativi agli incentivi:

 

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it