allarme listeria italiaIn Italia scatta l’allarme listeria per alcuni lotti di wurstel e il Ministero della Salute indaga sulla vicenda. Ecco cosa c’è da sapere.


Allarme listeria Italia: dal 2020, nel nostro Paese ci sono stati diversi casi di listeria, una grave malattia provocata dal batterio Listeria monocytogenes, che sopravvive nel suolo, nell’acqua e nella vegetazione e che può contaminare alcuni alimenti.

Secondo il Ministero, nel mese di dicembre 2021 e a marzo e giugno di quest’anno, ci sono stati tre decessi di persone in condizioni di fragilità, per età e patologie concomitanti, nelle regioni Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna.

Oltre ai tre decessi, sono stati riscontrati 66 casi di infezione, una parte dei quali è finito in ospedale.

Dopo alcune indagini e rilevamenti, è stata trovata una correlazione tra il batterio responsabile delle infezioni e alcuni lotti di wurstel, prodotti dalla ditta Agricola Tre Valli.
Vediamo cos’è successo nel dettaglio.

Allarme listeria in Italia: l’informativa del Ministero della Salute

Il Ministero della Salute, dopo l’aumento di casi clinici di listeriosi alimentare, registrati in varie regioni italiane, ha rilevato alcuni casi clinici e la presenza del ceppo Listeria ST 155 in alcuni lotti di wurstel di carni avicole, prodotti dalla ditta Agricola Tre Valli.

La presenza del virus è stata anche confermata da alcuni campionamenti effettuati allo stabilimento.

L’azienda ha avviato tutte le misure a tutela del consumatore con il ritiro dei lotti risultati positivi (1785417 e 01810919) e, in applicazione del principio di massima precauzione, di tutti quelli prodotti prima del 12 settembre 2022. Ha inoltre messo in atto una comunicazione rafforzativa di quanto già indicato sui prodotti direttamente nei punti vendita.

Al momento sono in atto ulteriori indagini anche su altre matrici e su altri tipi di prodotti che potrebbero essere correlati ai casi umani di listeriosi.

Allarme listeria in Italia: cos’è la listeria

allarme listeria italiaIl Listeria monocytogenes, responsabile della listeriosi, è un batterio ubiquitario che può essere presente nel suolo, nell’acqua e nella vegetazione e può contaminare diversi alimenti come, latte, verdura, formaggi molli, carni poco cotte, insaccati poco stagionati. La principale via di trasmissione per l’uomo è quella alimentare e si trova specialmente nei prodotti alimentari “ready to eat”, ovvero quelli già pronti da mangiare.

Sia gli adulti che i bambini possono essere infettati, ma raramente avviene un’evoluzione in malattia grave, seppur colpendo il tratto gastroenterico.

Il batterio, però, può essere pericoloso per i pazienti già debilitati, gli immunodepressi e le donne in gravidanza. In questi casi, è più facile che la malattia diventi aggressiva e, solo nelle forme più gravi, può far sviluppare febbre molto alta, meningiti e aborti.

Allarme listeria in Italia: come evitarla

Il Ministero della Salute invita i consumatori a prestare massima attenzione alle corrette modalità di conservazione, preparazione e consumo degli alimenti.
L’adozione di semplici regole di igiene nella manipolazione degli alimenti, anche a livello domestico, riduce infatti il rischio di contrarre la malattia.

In particolare:

  • lavarsi spesso le mani, pulire frequentemente tutte le superfici e i materiali che vengono a contatto con gli alimenti (utensili, piccoli elettrodomestici, frigorifero, strofinacci e spugnette);
  • conservare in frigorifero gli alimenti crudi, cotti e pronti al consumo in modo separato e all’interno di contenitori chiusi;
  • cuocere bene gli alimenti seguendo le indicazioni del produttore riportate in etichetta;
  • non preparare con troppo anticipo gli alimenti da consumarsi previa cottura (in caso contrario conservarli in frigo e riscaldarli prima del consumo);
  • non lasciare i cibi deperibili a temperatura ambiente e rispettare la temperatura di conservazione riportata in etichetta.

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it