Un cartello stradale con clamorosi errori di grammatica è bastato a scatenare una tempesta di critiche e ironie su Agrigento, Capitale Italiana della Cultura 2025.


L’episodio, che ha suscitato reazioni amare e sarcastiche, sembra aver messo in discussione l’immagine della città in un momento che dovrebbe rappresentare un’opportunità di riscatto culturale e turistico.

L’attenzione si è concentrata su un grande segnale stradale installato lungo la “Strada degli Scrittori”, un percorso che celebra figure letterarie illustri come Luigi Pirandello.

Il cartello, che avrebbe dovuto essere un simbolo di orgoglio invece è finito per diventare virale sui social.

Agrigento è Capitale Italiana della Cultura 2025: il cartello però è poco in linea con la grammatica italiana

Il cartello in questione riporta due errori vistosi: la “Valle di Templi” e la “Casa Pirandello contrata Caos”. La presenza di questi strafalcioni ha fatto il giro dei social, alimentando ironie e critiche non solo da parte dei cittadini ma anche a livello nazionale.

Qui sotto potete “ammirare” il cartello finito sotto la lente d’ingrandimento dell’opinione pubblica. [Fonte: Pagina Facebook Satira Agrigentina].

La reazione dei promotori è stata immediata. L’Anas, responsabile dell’installazione, ha rimosso il cartello e ha annunciato che sarà presto sostituito. Tuttavia, il danno d’immagine è stato già fatto, lasciando una scia di polemiche che rischiano di oscurare i progetti culturali legati al prestigioso titolo.

Le parole del sindaco

Franco Miccichè, sindaco di Agrigento, è intervenuto per placare le critiche e difendere la città. In una dichiarazione ufficiale, ha sottolineato come episodi simili, spesso estranei alle responsabilità del Comune, siano stati utilizzati per screditare l’assegnazione del titolo di Capitale della Cultura.

Il remare contro Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025, spesso con pregiudizio, si prospetta come una pratica ricorrente anche nel 2025 come lo è stata nel 2024”, ha affermato il primo cittadino, evidenziando come queste polemiche rischino di distogliere l’attenzione dai risultati positivi raggiunti.

Un’opportunità da non sprecare

Agrigento ha ottenuto il titolo di Capitale Italiana della Cultura al termine di un lungo percorso iniziato nel 2017 con la sua prima candidatura. Questo riconoscimento rappresenta un’occasione unica per rilanciare l’immagine della città e valorizzare il suo patrimonio storico e artistico, dalla celebre Valle dei Templi ai luoghi legati a Pirandello. Tuttavia, episodi come quello del cartello rischiano di minare gli sforzi compiuti, spostando il focus dalle iniziative culturali alle polemiche.

Per molti cittadini, l’accaduto è emblematico delle difficoltà organizzative che spesso affliggono la gestione del territorio. Altri, invece, lo considerano un episodio isolato, destinato a essere dimenticato se la città riuscirà a dimostrare il proprio valore attraverso un programma culturale all’altezza delle aspettative.

Nonostante le critiche, Agrigento ha davanti a sé una straordinaria opportunità per trasformare il titolo di Capitale della Cultura in un volano per il turismo e lo sviluppo locale.

Per farlo, sarà fondamentale superare gli scivoloni comunicativi e concentrarsi su una gestione efficace e coordinata delle iniziative. L’errore del cartello, per quanto imbarazzante, non deve oscurare il potenziale di una città ricca di storia e cultura, pronta a raccontare la sua bellezza al mondo.