Nuovo assetto organizzativo per le Entrate: a dare il via ai cambiamenti il comitato di gestione, che ha ridefinito la struttura dell’Agenzia anche a seguito dell’introduzione delle nuove posizioni organizzative da parte della legge di stabilità 2018 (articolo 1, comma 93, legge 205/2017).
In base alla riorganizzazione, che sarà operativa entro la fine dell’anno, le posizioni dirigenziali saranno ridotte di 452 unità (circa il 50% in meno) e saranno istituite 1.483 posizioni organizzative, così ripartite: 252 negli uffici centrali, 275 nelle direzioni regionali e 956 nelle direzioni provinciali.
Le risorse finanziarie per il nuovo assetto organizzativo deriveranno dal risparmio ottenuto dalla riduzione delle posizioni dirigenziali e dalla soppressione delle Pos (posizioni organizzative speciali).
Direzioni provinciali…si cambia
La rinnovata organizzazione degli uffici controlli delle direzioni provinciali prevede la creazione di diverse aree in funzione delle tipologia di contribuente (imprese medie, piccole imprese, persone fisiche, lavoratori autonomi ed enti non commerciali).
Stessa suddivisione “per area” anche per gli uffici provinciali-territorio, all’interno dei quali opereranno quelle dedicate ai servizi catastali e cartografici, di pubblicità immobiliare ed estimativi, nonché a quelli dell’osservatorio del mercato immobiliare.
Nelle grandi direzioni provinciali con più uffici territoriali, a uno di essi verranno affidate “in esclusiva”, per l’intera provincia, le sole attività riguardanti i rimborsi Iva e/o la liquidazione, il controllo e i rimborsi relativi agli atti pubblici e alle dichiarazioni di successione, così da ridurre il sovraffollamento degli uffici. Le attività di riscossione, invece, verranno affidate all’ufficio legale.
Cambiamenti in vista anche per direzioni centrali e regionali
Per quanto riguarda i livelli centrale e regionale, viene ribadita la scelta di valorizzare la distinzione per tipologia di contribuente e quella di migliorare il coordinamento dei servizi.
Altre novità riguardano la crescita professionale del personale, l’introduzione dello smart working e il potenziamento delle funzioni di audit.
Si punterà, inoltre, sul miglioramento della qualità dei servizi di assistenza dei Cam (Centri di assistenza multicanale), che saranno interessati da un più intenso coordinamento centrale.
Infine, si prevede l’adeguamento dell’assetto delle direzioni regionali a delle direzioni centrali, soprattutto in relazione alla suddivisione delle attività (consulenza e controllo) per tipologia di contribuente e all’integrazione dei servizi all’utenza.