In un recente parere espresso dall’Anac si fa il punto sulle regole di trasparenza che vanno rispettate nei casi di affidamento della gestione della farmacia comunale.
L’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) ha infatti emesso un parere in risposta a una richiesta formulata il 14 luglio 2023, concernente l’affidamento dei servizi di gestione della farmacia comunale a una società mista.
Il quesito principale riguarda la possibilità di assegnare la gestione di una nuova sede farmaceutica a una società mista partecipata dall’Amministrazione, già operante in tale settore. La questione riguarda il conferimento di capitale a questa società o se sia necessario, per mantenere la titolarità nelle mani dell’amministrazione comunale, costituire una nuova società attraverso una procedura di evidenza pubblica, come specificato nell’istanza.
Le regole per l’affidamento della gestione della farmacia comunale
In sintesi, il parere dell’Anac sottolinea l’importanza della trasparenza e della concorrenza nelle decisioni di affidamento dei servizi pubblici, soprattutto quando si tratta di assegnare nuovi servizi a società già esistenti. Questi principi sono essenziali per garantire una gestione equa ed efficiente delle risorse pubbliche, preservando al contempo l’interesse pubblico.
Secondo l’Anac, tenendo conto delle disposizioni contenute nel decreto legislativo 175/2016 e della giurisprudenza in materia, l’assegnazione di un nuovo servizio a una società mista già esistente e costituita dall’ente, se questo servizio non è stato previsto nelle fasi precedenti della procedura di selezione del partner privato, non rispetta i principi fondamentali di trasparenza, concorrenza e trattamento equo.
Di conseguenza, l’amministrazione è tenuta a procedere all’affidamento del servizio in questione secondo le modalità previste dall’articolo 9 della legge n. 475 del 1968. Questo significa che l’amministrazione deve seguire le procedure indicate dall’Anac, che potrebbero includere la selezione di un soggetto terzo tramite le procedure stabilite dal Codice dei Contratti Pubblici, come descritto nel decreto legislativo 36/2023.
Il testo completo del parere
Potete consultare qui di seguito il documento completo emanato dall’Anac.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it