albo ANACAncora una proroga per il nuovo Albo delle società in house al quale dovrebbero (il condizionale è d’obbligo) iscriversi sia le amministrazioni pubbliche che gli enti a loro collegati per procedere ad affidamenti senza gara in deroga alla procedura ordinaria.


Nelle more della messa in esercizio dell’applicativo informatico necessario per la gestione dell’elenco delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatori di cui all’art. 192 del d.lgs. 50/2016, si comunica che il termine per l’avvio della presentazione della domanda di iscrizione nell’Elenco, di cui al punto 9.2 delle Linee guida ANAC n. 7 è rinviato, per motivi tecnici, al 15 gennaio 2018.

 

Sono tenuti a richiedere l’iscrizione nell’Elenco le amministrazioni aggiudicatrici e gli enti aggiudicatori che, al ricorrere dei presupposti previsti dall’art. 5 del Codice e dagli artt. 4 e 16 del d.lgs. 175/2016, intendano operare affidamenti diretti in favore di organismi in house in forza di un controllo analogo diretto, invertito, a cascata o orizzontale sugli stessi.

 

Con riferimento ai servizi pubblici locali a rete di rilevanza economica, gli enti di governo degli ambiti ottimali istituiti o designati ai sensi dell’art. 3-bis, comma 1, del D.L. 13 agosto 2011, n. 138, convertito con modificazioni dalla L. 14 settembre 2011, n. 148, devono richiedere l’iscrizione nell’Elenco, indicando nella domanda di iscrizione gli enti locali partecipanti ai sensi del comma 1-bis del citato art. 3-bis.

 

È la quarta proroga in pochi mesi, con un progressivo slittamento rispetto all’entrata in vigore originaria fissata al 27 giugno scorso. Di mezzo, ci si è messo anche il pesante restyling del correttivo appalti che ha cambiato il quadro normativo.

 

Ci sarà ancora da aspettare, dunque, per garantire quella trasparenza necessaria in un settore molto vasto che va dalla gestione dei rifiuti a quella dei servizi informatici. Con un impatto che, a cascata, riguarda amministrazioni pubbliche, imprese e professionisti.