addio spidPotremmo dover dire addio allo Spid: il Governo Meloni, infatti, ha ipotizzato di sostituire il Sistema Pubblico d’Identità Digitale con la CIE.


Addio Spid: potremmo presto dire addio allo Spid, il Sistema Pubblico d’Identità Digitale, utile per poter accedere a svariati servizi online della pubblica amministrazione e dei privati aderenti.

Nel corso degli anni, sempre più gestori hanno offerto la possibilità, a cittadini e aziende, di avere una propria identità digitale per accedere ai servizi online. Ma, con una proposta del Governo, lo Spid potrebbe essere sostituito dalla Carta d’Identità Elettronica, la CIE.

Ecco cosa sappiamo al riguardo.

Addio Spid: la proposta di Fratelli d’Italia

La proposta è stata avanzata durante la festa per i 10 anni di Fratelli d’Italia a Roma, dal sottosegretario alla presidenza del consiglio, con delega all’innovazione tecnologica, Alessio Butti.
Butti ha infatti dichiarato che è intenzione del Governo Meloni eliminare gradualmente lo Spid, per un altro sistema unico d’identità digitale.

Come dichiarato, infatti:

“Cerchiamo di spegnere gradualmente Spid, che raccoglie una serie di identità digitali e facilitare l’azione delle nostre imprese e dei cittadini con la Pubblica amministrazione. D’accordo tutti, dobbiamo cominciare a spegnere lo Spid e avere la carta d’identità elettronica come unica identità digitale”.

Come ricordato da Il Fatto Quotidiano, non è la prima volta che Alessio Butti si scaglia contro lo Spid. Già durante il lockdown, infatti, aveva evidenziato come il sistema Spid fosse gestito in concessione dai privati, mentre la Carta d’Identità Elettronica è in mano al Ministero dell’Interno e ai Comuni.

Come dichiarato dallo stesso Butti, sul Corriere della Sera:

“Abbiamo un’idea definita: non vogliamo eliminare l’identità digitale, ma averne solamente una, nazionale e gestita dallo Stato (proprio come quella che gli italiani portano nel loro portafogli dal 1931). Stiamo lavorando, sulla base di questa idea, sondando le necessità di tutti gli stakeholder coinvolti. I primi esiti dei nostri colloqui sono incoraggianti e li puntualizzeremo nei prossimi mesi con estrema trasparenza”.

addio spidAddio Spid: come si svolgerebbe il passaggio

L’idea di far convergere i servizi di Spid e CIE (ma non di eliminare lo Spid) era stata già caldeggiata dal Governo Conte II, con la Ministra per l’Innovazione Paola Pisano.
L’idea era quella di fornire le credenziali Spid a chi avrebbe fatto la Carta d’Identità Elettronica.

Secondo la proposta dell’attuale Governo, potrebbe esserci un passaggio graduale, che interesserebbe circa 33 milioni di italiani, che sono in possesso dello Spid e che, potenzialmente, sono già in possesso della CIE.

L’eventuale modalità della migrazione dei dati è ancora da chiarire e ciò conferma che la possibile scomparsa dello Spid sia ancora solo una proposta, su cui sta riflettendo il Governo Meloni.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it