L’Unione Europea ha avanzato l’ipotesi di un abbandono graduale delle caldaie autonome a combustibile fossile: diremo addio alle caldaie a gas?
In queste settimane, si sta svolgendo la revisione della direttiva Epbd (Energy performance of buildings directive) e l’Unione Europea ha avanzato l’ipotesi per un’eventuale abbandono delle caldaie a gas.
Vediamo la questione nello specifico.
Addio caldaie a gas: quale sarà il loro futuro?
Per l’Unione Europea, si potrebbe puntare ad un graduale addio delle caldaie a combustibili fossili (ovvero a gas) autonome, entro il 2029.
Un’ipotesi che porterebbe anche al loro declassamento nelle etichette di performance energetica, tra il 2025 e il 2026 e uno stop alle agevolazioni, per questo tipo di tecnologia, dal 2025.
C’è il rischio, quindi, che possa arrivare il divieto di commercializzazione di questi apparecchi, fra pochi anni.
Il tema è contenuto all’interno del RepowerEU, il piano varato dalla Commissione europea, per rendere i Paesi membri indipendenti dal gas russo.
Uno dei punti è, appunto, dedicato alle caldaie a gas: l’ipotesi punta al reindirizzamento degli acquisti, verso altre tecnologie.
Possibile un addio e il divieto di vendita per le caldaie a gas?
Tra le ipotesi c’è anche il divieto di vendita delle caldaie a gas. Un’altra ipotesi vede una modifica del funzionamento, prevedendo i combustibili non fossili, come il biogas o l’idrogeno.
Come spiegato da Valentina D’Acunti, capo comparto gas di Assotermica, l’associazione dei produttori di apparecchi e componenti per impianti termici:
“La direttiva candidata a dettagliare meglio questa previsione potrebbe essere l’Ecodesign. Per adesso, la Commissione europea sta elaborando un testo, quindi ad oggi non esiste una definizione dettagliata di questo divieto. Di certo, l’impostazione più corretta sarebbe che, anziché vietare le caldaie a gas, vengano invece fissati dei requisiti che puntino all’utilizzo di apparecchi pronti all’utilizzo di fonti rinnovabili. Bisogna guardare a come sono alimentate le caldaie, perché è sbagliato pensare che queste siano realizzate solo per funzionare con combustibili fossili”.
Per gli esperti del settore, la soluzione potrebbe essere la realizzazione di apparecchi ibridi, così da poter soddisfare i paletti europei e non mettere in difficoltà i consumatori.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it