Obbligo inesistente e sperpero di pubblico denaro
Con nota 2101 del 10 marzo 2014 la Direzione Generale per la politica finanziaria e del bilancio del MIUR comunica alle Istituzioni Scolastiche – collocate nei territori nei quali la convenzione-quadro CONSIP per l’acquisto dei servizi di pulizia ed altri ausiliari è disponibile – l’obbligo di acquistare servizi aggiuntivi per tto il mese di marzo. A tal fine incrementa l’assegnazione finanziaria già in precedenza disposta .
L’ufficio ministeriale fonda tale obbligo sul combinato disposto di quanto previsto dall’art. 1 comma 748 della Legge 27 dicembre 2013 n. 147 (Legge di Stabilità 2014) e dall’art. 19 comma 1 del Decreto Legge 6 marzo 2014 n. 16, sostenendo la finalità sociale della norma. Per l’acquisto dei servizi aggiuntivi in parola è stata prevista inizialmente una somma di € 34,6 milioni per il periodo gennaio/febbraio 2014 e successivamente una somma di € 20 milioni per il mese di marzo 2014. Quest’ultima somma viene prelevata dalla dotazione presente nella Legge 440/97 originariamente destinata al miglioramento dell’offerta formativa (una legge più volte “saccheggiata” e ormai ridotta al lumicino).
Un’attenta lettura delle disposizioni di legge sopra citate porta a concludere che non sussiste obbligo alcuno di acquisto dei servizi aggiuntivi da parte delle Istituzioni Scolastiche: la deduzione che ne fa l’ufficio ministeriale è del tutto arbitraria. Peraltro, questa deduzione non è presente in precedenti comunicazioni dello stesso ufficio ministeriale sull’argomento.
Circa la valutazione che la norma avrebbe una finalità sociale , vi è da dire che questa è estranea ai fini istituzionali delle scuole relativamente alle attività strumentali e di supporto alla didattica. La maggiore finalità sociale sarebbe sicuramente quella di procedere all’assunzione delle 11.857 unità di collaboratori scolastici accantonate (cosa che, peraltro, farebbe risparmiare) .
Sulla base di quanto precede, si contesta la legittimità della nota ministeriale nella parte in cui prescrive un’obbligatorietà inesistente di acquisto di servizi aggiuntivi. Ad un tempo si consigliano le Istituzioni Scolastiche di provvedere, con le risorse assegnate, solo in presenza di effettive e concrete esigenze di acquisto dei sevizi in parola.
Il Presidente, Giorgio Germani
FONTE: Anquap (Associazione nazionale quadri delle amministrazione pubbliche)