Secondo le ultime statistiche, nel 2017, gli acquisti on line sono cresciuti del 17% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 23 miliardi di euro. Un dato impressionante che certamente fa riflettere sull’importanza della presenza in rete.
Al giorno d’oggi il web offre importanti opportunità di visibilità per tutte le aziende che desiderano vendere i propri prodotti e servizi e, ovviamente, anche per tutti i professionisti che intendono farsi conoscere e promuovere il proprio lavoro. Non sono, infatti, solo gli e-commerce a beneficiare della presenza in rete, ma più in generale tutti coloro che investono nel web, dagli influencer a chi si occupa di affiliate marketing.
Come riuscire, dunque, a cogliere nel modo migliore le tante opportunità che il web offre? Ne parliamo approfonditamente con Alessia Martalò, consulente SEO con sede a Milano e una vasta esperienza in posizionamento organico e strategie di web marketing.
Perché oggi, a tuo modo di vedere, è così importante essere presenti sul web?
È facile rispondere: oggi passiamo moltissimo tempo su internet. Secondo gli ultimi dati, trascorriamo più di 6 ore a navigare sul web e quasi 2 ore sui social media. In Italia le statistiche parlano di 49 milioni di utenti mobile e una penetrazione dell’83%.
Utilizziamo lo smartphone soprattutto per controllare gli ultimi update nei social network e per leggere le news, ma anche per guardare video e fare ricerche su Google e gli altri motori. Oggi, con la vocal search sempre più performante, è molto più facile effettuare ricerche e ricevere risposte pertinenti.
È un dato di fatto, quindi, che essere on line è fondamentale: anche attività prettamente local e che vendono o offrono servizi esclusivamente in loco dovrebbero poter gestire il proprio sito vetrina, vero e proprio punto di riferimento e biglietto da visita per potenziali clienti e clienti affezionati.
Dunque, quali sono in concreto i tool e le modalità più adatte per raggiungere una buona visibilità? È a questo che serve la SEO, giusto?
SEO è l’acronimo di Search Engine Optimization, ovvero ottimizzazione per i motori di ricerca. In realtà, occorre ottimizzare – anche e soprattutto – per gli utenti che devono poter navigare il sito in modo piacevole e fluido. In pratica ciò vuol dire che il sito dovrebbe essere correttamente raggiungibile e visualizzabile da smartphone e tablet, eventualmente realizzando una versione ad hoc per la navigazione mobile.
Il primo step, dunque, è realizzare un sito web rivolgendosi ad un professionista. In alternativa, sfruttando un tool di Google My Business, sarà possibile creare un sito web gratuitamente e ottimizzato per i dispositivi mobili, a partire dalla propria scheda My Business che, è utile sottolinearlo, è fortemente consigliata per tutte le attività locali.
E poi, quali sono gli step successivi? Sarà necessario lavorare sul posizionamento del sito?
Sì, proprio così. Occorre ottimizzare il sito in ottica SEO, intervenendo su una serie di parametri e fattori interni. L’analisi preliminare più importante, però, è quella che riguarda le keyword da utilizzare. Studiare attentamente le parole chiave più adatte è fondamentale per evitare errori e spreco di risorse.
L’attività di digital PR – per consentire il posizionamento di parole chiave concorrenziali – è decisiva in questa fase. E non può prescindere da un attento studio dei competitor diretti. Ogni caso però è un caso a sé ed è impossibile generalizzare: per quanto mi riguarda analizzo il sito e il settore di ogni mio cliente prima di proporre una soluzione ad hoc. È sempre possibile richiedere un preventivo SEO, gratuito e personalizzato, tarato sulle proprie esigenze.
Quali sono, in base alla tua esperienza, le difficoltà incontrate maggiormente nella consulenza SEO?
Innanzitutto, a volte è complicato far comprendere ai clienti i reali benefici di un’attività SEO. Per ottenere risultati concreti e duraturi occorre procedere con cautela. Spesso, però, il fattore tempo è critico, perché molti di loro vorrebbero risultati rapidi e poco compatibili con una crescita naturale e graduale. Insomma, utilizzare tecniche a rischio penalizzazione potrebbe, sì, condurre a posizionamenti rapidi ma, con il tempo, portare a situazioni difficilmente recuperabili.
C’è purtroppo la tendenza a voler fare tutto in casa oppure a rivolgersi a professionisti poco preparati in un’asta al ribasso. Il rischio, concreto, è per l’appunto quello di ricevere penalizzazioni dal motore di ricerca o, se non altro, di investire denaro e tempo in attività poco proficue.
Quali sono i consigli che daresti ad una piccola impresa per trarre benefici dal web?
Difficile generalizzare, tuttavia, come già detto prima, la fase di analisi dei competitor e del settore di riferimento sta alla base di tutto. Non è detto, poi, che occorra necessariamente investire molto denaro per il posizionamento SEO organico, talvolta può essere sufficiente una buona ottimizzazione del sito ed eventualmente una campagna pay per clic mediante Google AdWords o Facebook Ads. In questo modo i risultati sono più immediati ed è possible avere un maggior controllo.
Nel 2019 le strategie SEO e SEM sono praticamente indispensabili se si vuole sopravvivere alla grande concorrenza presente sul mercato.
Sopratutto per i siti di notizie attuare politiche SEO è importante per ingaggiare lettori e accaparrarsi lettori da alti siti competitor