La protesta è scattata a seguito dell’aggressione subita da un capotreno di 44 anni, ferito gravemente a bordo di un treno regionale in viaggio tra Genova e Busalla: sciopero dei treni fino alle ore 17.


Lo sciopero di otto ore del personale ferroviario, in corso in tutta Italia, ha coinvolto i dipendenti di Trenitalia, Trenitalia Tper, Fs Security, Italo Ntv e Trenord. La mobilitazione è stata indetta dai sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e Orsa Trasporti.

L’aggressione al capotreno

L’episodio violento si è verificato nei pressi della stazione di Genova Rivarolo, quando il capotreno, impegnato nel controllo dei biglietti, ha avuto una discussione con due giovani passeggeri. L’aggressore, un ragazzo di 21 anni accompagnato da una minorenne, ha colpito il capotreno con due fendenti prima di darsi alla fuga. La vittima, soccorsa e trasportata in ospedale in codice rosso, non è in pericolo di vita, poiché le ferite non hanno interessato organi vitali.

Lo sciopero dei treni fino alle ore 17 di oggi

La mobilitazione è stata proclamata dalle 9 di stamattina fino alle 17 di oggi pomeriggio.  I sindacati hanno deciso questa mobilitazione perché denunciano un incremento delle aggressioni contro il personale dei trasporti pubblici.

Roberto Napoleoni, Segretario Nazionale di Uiltrasporti, ha sottolineato che solo nel 2022 si sono registrati oltre 300 episodi violenti, principalmente fisici, ai danni dei lavoratori del settore. A questo dato si aggiunge un numero indefinito di aggressioni verbali, che spesso non vengono censite. “Non esiste un sistema nazionale di raccolta dati che possa monitorare in modo preciso la frequenza di queste aggressioni”, ha dichiarato Napoleoni, evidenziando l’assenza di un registro nazionale che possa fornire statistiche ufficiali.

Napoleoni ha poi ricordato anche l’importanza del prossimo sciopero di 24 ore, fissato per l’8 novembre, per chiedere il rinnovo del contratto di settore. La richiesta non si limita a un adeguamento salariale, ma mira a migliorare le condizioni di lavoro e a riformare l’intero sistema del trasporto pubblico locale. Secondo il segretario, le carenze del servizio aumentano il malcontento dei passeggeri, che spesso sfogano la loro frustrazione sul personale.

Il sindacalista ha inoltre sollecitato l’attuazione del protocollo del 2022, un piano che propone soluzioni strutturali e misure immediate per arginare le violenze. Nonostante l’incontro recente con il Ministero dei Trasporti abbia promesso l’avvio di tavoli tecnici per affrontare il problema, Napoleoni ha chiesto di accelerare i tempi, sottolineando l’urgenza di garantire maggiore sicurezza per i lavoratori del settore.