“Con il ministro Alfano si è convenuto sulla necessità di un maggior coordinamento tra governo ed enti locali e sulla conferma del modello seguito nel 2014, che puntava e punterà su tre direttrici principali: predisposizione di tavoli misti di lavoro per individuare ulteriori hub regionali per lo smistamento dei migranti verso i Comuni; allargamento del sistema Sprar con la predisposizione di meccanismi incentivanti per i Comuni e aumento delle commissioni di valutazione delle domande dei richiedenti asilo”. Lo ha detto il presidente dell’Anci, Piero Fassino, al termine del vertice sull’emergenza sbarchi tra enti locali e governo, svoltosi al Viminale alla presenza del ministro dell’Interno Angelino Alfano.
“Su questi punti abbiamo registrato il pieno assenso del governo – ha continuato Fassino – così come abbiamo sottolineato che i punti deboli sono rappresentati dall’insufficienza del numero degli hub regionali, su cui lavoreranno Comuni-Regioni e ministeri interessati per individuarne degli altri, e dai tempi di valutazione sulle domande di asilo, troppo lenti rispetto al numero dei flussi. Questi due aspetti sono fondamentali per far funzionare il sistema di accoglienza”. Sulla contrarietà di alcune Regioni ad accogliere altri migranti, il presidente Anci ha rimarcato come “grazie ai meccanismi incentivanti che si individueranno anche da chi oggi dice no potrà arrivare una nuova disponibilità”.
E il ruolo dell’Europa? “Serve una grande pressione ed è chiaro che debba fare la sua parte e lo abbiamo ribadito anche quasta sera”. Infine il presidente Anci ha confermato che partirà per i migranti, su base volontaria, l’avvio di modelli per lavori socialmente utili nei Comuni, le cui procedure saranno definite tramite una circolare del ministero dell’Interno.