A lanciare l’allarme è stato un recente dossier dell’Enpa, Ente nazionale protezione animali: diminuiscono infatti le adozioni mentre aumentano abbandoni e cessioni di cani e gatti.
È un quadro allarmante quello che emerge dai dati raccolti dall’attività delle 168 sezioni Enpa in tutta Italia nel 2022.
L’Ente ha per l’occasione lanciato in questi giorni la campagna antiabbandono 2023 “Basta scuse” per porre l’attenzione sulla mancanza del senso di responsabilità che, spesso, induce le persone a darsi delle giustificazioni plausibili per compiere un gesto inqualificabile: l’abbandono.
Aumentano abbandoni e cessioni di cani e gatti, è allarme
Se infatti gli abbandoni e le cessioni di animali domestici sono aumentati del 20% rispetto al 2021, le adozioni sono diminuite del 10% e chi adotta, nel 75% dei casi, vuole solo cuccioli. Si tratta di circa 57 mila abbandoni in più nel 2022.
Aumentano anche i casi di violenza: l’ufficio legale Enpa ha già presentato oltre 230 denunce, più di 50 costituzioni di parte civile, 40 diffide e ottenuto 42 condanne, senza considerare gli innumerevoli decreti penali di condanna applicati.
Inoltre durante tutto l’anno passato la Protezione Animali si è presa cura di 139.471 animali, ne ha ospitati 51.707 e accudito sul territorio 47.822. Tra cani e gatti ha soccorso 19.619 animali e ne ha sterilizzati 20.323.
Purtroppo a volte si tratta anche di una questione economica: mantenere un cane in buona salute costa circa 120 euro al mese, quando poi subentrano malattie e problemi di salute i costi lievitano notevolmente. Il fattore economico incide pertanto incide quasi per il 50% delle cessioni.
Il commento del presidente Enpa
“Con la diminuzione delle adozioni – afferma Carla Rocchi, Presidente nazionale Enpa – e l’aumento degli abbandoni e delle cessioni, è quanto mai fondamentale sensibilizzare le persone in vista delle vacanze estive. Per la nostra campagna abbiamo scelto il tema “Basta scuse” proprio perché osserviamo che la cessione degli animali, nuova frontiera degli abbandoni legalizzati, gira spesso attorno agli stessi argomenti, spesso mere scuse. “Non ho più tempo per lui”, “non so come fare quando vado in vacanza”, “mi costa troppo”. Sono frasi che i nostri volontari si sentono ripetere in continuazione. E se è vero che il fattore economico è una realtà, e che in questo senso si potrebbero e si dovrebbero fare tante cose per agevolare i detentori di animali in difficoltà, è anche vero che accogliere un cane o un gatto in famiglia deve essere una scelta consapevole a tutto tondo.”
Questo l’appello finale dell’Ente: “Cosa aspetta il Governo italiano ad introdurre la riduzione dell’Iva al 10% per le spese di cibo e prestazioni veterinarie? Bisogna aiutare subito le famiglie. Non c’è tempo da perdere”.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it