Questa sera al Fisht Olympic Stadium la cerimonia di inaugurazione dei Giochi russi. A guidare la squadra italiana sarà il capitano del team di hockey su ghiaccio, Andrea Chiarotti, che utilizza una protesi realizzata dal Centro Inail di Vigorso di Budrio. Domani mattina via alle gare con sci alpino e biathlon
Con l’inaugurazione di Casa Italia, realizzata con il supporto dell’Inail all’interno del Marriott Hotel di Krasnaya Polyana, ieri pomeriggio ha preso il via l’avventura alle Paralimpiadi invernali della squadra azzurra, composta da 34 atleti (più una guida) che puntano a superare il bottino di sette medaglie – un oro, tre argenti e tre bronzi – conquistato quattro anni fa a Vancouver, in Canada. Dopo una settimana accompagnata dalle tensioni diplomatiche legate al coinvolgimento della Russia nella crisi ucraina, il sipario sull’11esima edizione dei Giochi si alzerà ufficialmente questa sera, con la cerimonia in programma al Fisht Olympic Stadium di Sochi, che sarà trasmessa in diretta su Rai 3 a partire dalle ore 17.
“Insieme si possono superare tutte le difficoltà”. A guidare il gruppo degli atleti azzurri sarà il portabandiera Andrea Chiarotti, detto Ciaz, capitano della squadra di ice sledge hockey, che nel giro di un decennio è riuscita a conquistare una posizione di rilievo nel ranking mondiale. Nato nel 1966, Chiarotti è di Torre Pellice, in provincia di Torino, e ha un passato da giocatore di hockey in piedi. Una passione che non ha abbandonato neppure dopo il grave infortunio in itinere subito nell’estate del 1990, cadendo in moto mentre rientrava a casa dal lavoro, che gli è costato l’amputazione della gamba destra. Oggi si dice fiero di rappresentare, con i suoi compagni di squadra, “un messaggio per l’intero Paese, l’idea che insieme si possano superare tutte le difficoltà, evitando divisioni dannose. Mi sento, ci sentiamo ancora più responsabilizzati e orgogliosi”.
“Trent’anni fa le prime iniziative dell’Istituto sulla neve”. A Sochi il portabandiera azzurro utilizzerà una nuova protesi studiata appositamente per lui dal Centro Inail di Vigorso di Budrio, in provincia di Bologna, che ogni anno tratta oltre 10mila pazienti ed è diventato un punto di riferimento anche per molti disabili che praticano sport a livello agonistico e amatoriale. “Da tempo organizziamo eventi per avvicinare le persone con disabilità alla pratica sportiva – conferma Rinaldo Sacchetti, direttore tecnico dell’Area ausili del Centro Inail – Le prime iniziative di questo genere realizzate sulla neve risalgono addirittura a trent’anni fa, e fino agli anni Ottanta la nostra struttura di Vigorso di Budrio ha ospitato anche uno sci club”.
L’ultimo evento un mese fa in provincia di Modena. Oggi lo sci club non esiste più – “gestirlo era complesso e si è scelto di concentrare tutte le energie sulle attività di ricerca e riabilitazione, che rappresentano il core business del Centro protesi”, precisa Sacchetti – ma le attività sulla neve continuano. L’ultima in ordine di tempo è quella che si è svolta tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio a Fanano, in provincia di Modena, che ha coinvolto 14 persone con disabilità motoria per sciare, fare snowboard e giocare a hockey su ghiaccio, alla presenza della testimonial Martina Caironi, medaglia d’oro nei 100 metri T42, alle ultime Paralimpiadi estive di Londra, che ha scoperto la passione per l’atletica leggera proprio a Vigorso di Budrio.
Il progetto realizzato nell’ambito della convenzione con il Cip.L’iniziativa di Fanano rientra nel “Progetto Sport” ideato dal Centro protesi e dal Comitato paralimpico regionale nell’ambito dela convenzione quadro nazionale tra l’Istituto e il Cip, rinnovata nel 2013 per altri quattro anni per adeguarla alla durata del ciclo paralimpico in vista dei Giochi di Sochi e dei prossimi Giochi estivi di Rio de Janeiro. Il progetto punta ad avvicinare all’attività motoria le persone con disabilità ricoverate presso il Centro Inail attraverso una serie di attività interne ed esterne alla struttura, e prevede anche uno sportello di informazione e orientamento allo sport.
“Un modello riabilitativo consolidato”. “Quello di Vigorso di Budrio – spiega il direttore del Centro protesi Inail, Enrico Lanzone, a margine dell’inaugurazione di Casa Italia – è un modello riabilitativo consolidato che mira a supportare la persona con disabilità verso il raggiungimento del miglior livello di vita possibile sul piano fisico, funzionale, relazionale ed emozionale, mediante attività congiunte tecnico-sanitarie e psicosociali. In tal senso, la reale integrazione della persona nel contesto sociale e il naturale recupero di una vita di relazione autonoma passa anche attraverso l’attività sportiva”.
Confermato l’impegno per divulgare la cultura dello sport”. Si spiega così anche la partecipazione dell’Inail alle Paralimpiadi di Sochi. “Con la presenza a Casa Italia – sottolinea infatti Giorgio Soluri, dirigente vicario della direzione centrale Riabilitazione e Protesi – l’Istituto conferma ancora una volta il proprio impegno nel promuovere l’avviamento allo sport delle persone con disabilità causata da un infortunio sul lavoro o una malattia professionale. L’obiettivo è quello di divulgare sempre di più la cultura dello sport quale ulteriore strumento di rielaborazione di un progetto di vita, in cui nuove opportunità possono favorire lo sviluppo della capacità di riappropriarsi dell’autonomia e del senso di autostima”.
Venerdì prossimo la prima assoluta dello snowboard. Dopo la cerimonia di inaugurazione di stasera, le prime gare delle Paralimpiadi prenderanno il via domani mattina alle 10 locali, quando in Italia saranno le 7. I primi azzurri a scendere in pista saranno Melania Corradini, Alessandro Daldoss e Christian Lanthaler nella discesa libera, mentre Enzo Masiello e Pamela Novaglio nelle stesse ore saranno impegnati nel biathlon. Nel pomeriggio, invece, è in programma il debutto con gli Stati Uniti della squadra di hockey, che domenica sera affronterà i padroni di casa della Russia. Per la prima assoluta dello snowboard alle Paralimpiadi, per ora limitato agli atleti che gareggiano in piedi, bisognerà invece attendere venerdì prossimo. In questo caso l’atleta azzurro di riferimento è il campione italiano Giuseppe Comunale, siciliano di nascita ma trentino di adozione. Anche lui utilizza una protesi realizzata dal Centro Inail di Vigorso di Budrio.
FONTE: Inail