80 euro, conguaglioL’indagine della Banca d’ Italia sui bilanci delle famiglie indica che “il 90 per cento circa del bonus fiscale” Irpef da 80 euro sarebbe già stato speso e che, nei primi mesi del 2015, “la quota delle famiglie che segnala di arrivare con difficoltà alla fine del mese si sarebbe lievemente ridotta rispetto a un anno prima”. Lo si legge nella Relazione annuale di Via Nazionale, che precisa che la caduta del potere d’ acquisto “si è interrotta, grazie al modesto aumento dell’ occupazione, al calo dell’ inflazione e ai trasferimenti del Governo a favore dei redditi da lavoro dipendente medio bassi”. Secondo le indagini dell’Istat, precisa tuttavia Bankitalia, la popolazione al di sotto della soglia di povertà assoluta è però più che raddoppiata rispetto al 2007, raggiungendo il 10 per cento nel 2013.

 

Intanto, però, la “doppia recessione” vissuta dal Paese negli ultimi anni ha impoverito le famiglie italiane che “hanno significativamente ridotto i consumi complessivi di circa l’ 8% al di sotto dei livelli del 2007” e cambiato il paniere di spesa riflettendo “oltre che il forte calo del reddito, la compressione della ricchezza familiare”. Lo rileva Bankitalia nella relazione annuale. La ricomposizione della spesa si è orientata “verso beni e servizi primari. E’ aumentata la quota di spesa destinata ad affitti e servizi per la casa e, per le sole famiglie più giovani, quella per beni alimentari; si è ridotta la quota relativa ai consumi ‘ comprimibili’ (trasporti, abbigliamento e calzature, mobili elettrodomestici). Le voci di spesa ‘ voluttuarie’ (alberghi e ristoranti) sono cresciute solo per le famiglie più facoltose”.

 

Nel suo intervento all’Assemblea di Bankitalia, il governatore ha sottolineato che il ritorno a una “crescita stabile richiede che prosegua lo sforzo di innovazione necessario per adeguarsi alle nuove tecnologie e alla competizione a livello globale”. L’attivazione di una bad bank aiuterebbe la ripartenza del mercato del credito.

 

“Anche in Italia, pur in quadro più debole di quello dell’area euro si è avviata la ripresa”. Così il governatore della Banca d’ Italia, Ignazio Visco, in occasione dell’Assemblea annuale. “L’aumento del Pil nel primo trimestre interrompe una lunga fase ciclica sfavorevole; proseguirebbe nel trimestre in corso e in quelli successivi”, ha aggiunto. Visco ha sottolineato che il ritorno a una “crescita stabile, tale da offrire nuove prospettive di lavoro, richiede che prosegua lo sforzo di innovazione necessario per adeguarsi alle nuove tecnologie e alla competizione a livello globale”.

 

“Il superamento duraturo della prolungata crisi dell’ economia italiana richiede la rimozione degli ostacoli che hanno a lungo frenato i piani di investimento, in modo da realizzare appieno le opportunità offerte offerte dal contesto ciclico più favorevole”, ha detto ancora il governatore. Quanto alla situazione del credito, Visco ha sottolineato che l’attivazione di una bad bank aiuterebbe la ripartenza del mercato del credito.

 

Per questo il governatore auspica sia “rapida e costruttiva” la discussione sul tema in corso tra autorità italiane ed europee. “Lo sviluppo di un mercato secondario dei crediti deteriorati, oggi pressoché inesistenti”, contribuirebbe a riattivare appieno il finanziamento di famiglie e imprese. Proponiamo da tempo”, ha ricordato, “iniziative in questa direzione, anche con il concorso del settore pubblico; stiamo collaborando con il Governo a disegnarle, nel rispetto della disciplina europea sugli aiuto di Stato”.