5 per milleDopo appena una settimana i primi elenchi provvisori. Qualche giorno per controllare e segnalare eventuali errori e poi, dal 26 maggio, disponibili on line, le liste aggiornate.

 

Gli enti di volontariato e le associazioni sportive dilettantistiche, con le carte in regola per entrare a far parte dei rispettivi elenchi dei destinatari del 5 per mille dell’Irpef 2015, devono presentare telematicamente all’Agenzia delle Entrate, entro giovedì 7 maggio, la domanda di ammissione al beneficio. Si tratta di un appuntamento a cui non devono mancare neanche i veterani del contributo: la procedura di selezione, infatti, ogni anno riparte da zero; di conseguenza, la richiesta va rinnovata per ogni esercizio finanziario.

 

Modello e software di compilazione sono disponibili, gratuitamente, sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Gli interessati possono inviare l’istanza direttamente, se abilitati ai servizi Entratel o Fisconline, oppure tramite gli intermediari autorizzati, come le associazioni di categoria e i Caf.

 

Requisito n. 1: operare a favore del sociale

Per conoscere quali sono le organizzazioni che possono chiedere ai contribuenti di essere sostenute finanziariamente attraverso una quota della loro Irpef, occorre consultare la legge quadro sul volontariato, la 266/1991. La categoria include enti attivi in diversi settori di ambito sociale, culturale, scientifico, sportivo ed educativo, ma tutti con un unico comun denominatore: operare, senza scopi commerciali, nell’interesse della collettività. In particolare, la norma ammette al beneficio:

 

  • le Onlus – Organizzazioni non lucrative di utilità sociale (articolo10 del Dlgs 460/1997)

 

  • le associazioni di promozione sociale iscritte nei registri nazionale, regionali e provinciali (articolo 7, commi da 1 a 4, legge 383/2000)

 

  • le associazioni e fondazioni riconosciute che operano nei settori indicati dall’articolo 10, comma 1, lettera a), del Dlgs 460/1997.

 

Alle associazioni sportive dilettantistiche sono richiesti alcuni requisiti specifici, che assicurino lo svolgimento di una consistente attività di rilevanza sociale. Infatti, per aspirare al 5 per mille, devono:

 

  • prevedere un settore giovanile

 

  • essere affiliate a una Federazione sportiva nazionale o a una disciplina sportiva associata oppure a un Ente di promozione sportiva riconosciuti dal Coni

 

  • svolgere prevalentemente attività di avviamento alla pratica sportiva dei più giovani (fino ai 18 anni) o degli anziani (dai 60 anni in su) o delle persone svantaggiate per problemi fisici, psichici, economici, sociali o familiari.

 

Se passa il 7 maggio, non tutto è perduto

Gli enti che arrivano in ritardo rispetto alla scadenza del 7 maggio non perdono in modo definitivo la chance di partecipare alla ripartizione delle quote del 5 per mille 2015. Fino al prossimo 30 settembre, infatti, possono ancora inviare la domanda di iscrizione e le integrazioni documentali, versando, contestualmente, una sanzione di 258 euro.

 

Nessuna deroga temporale, invece, per i requisiti sostanziali, che gli interessati devono possedere alla scadenza ordinaria di presentazione della domanda e, cioè, al 7 maggio 2015.

 

Dopo una settimana, i primi elenchi

Non c’è molto da aspettare per conoscere nel dettaglio i soggetti cui è possibile destinare il 5 per mille della propria Irpef. Le liste provvisorie degli enti che hanno presentato domanda di iscrizione saranno disponibili sul sito dell’Agenzia entro il 14 maggio. Le organizzazioni, fino al 20 maggio, potranno rilevare e segnalare errori. Per l’elenco aggiornato, appuntamento in rete il 26 maggio.

 

Prossima tappa, la dichiarazione sostitutiva

Per non perdere il posto in lista e l’opportunità, enti di volontariato e associazioni sportive dilettantistiche devono presentare, entro il 30 giugno, tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà sottoscritta dal legale rappresentante, che attesti il possesso dei requisiti per l’iscrizione negli elenchi.

 

Destinataria della dichiarazione degli enti di volontariato è la direzione regionale Entrate nel cui ambito si trova il domicilio fiscale dell’organizzazione. La dichiarazione sostitutiva delle Asd, invece, va indirizzata all’ufficio del Coni di pertinenza territoriale della sede legale dell’associazione interessata.

 

Le associazioni di volontariato possono trasmettere la dichiarazione anche dalla propria casella di posta elettronica certificata, indirizzandola alla casella Pec delle direzioni regionali. In questo caso, va allegata la copia del modello di dichiarazione, ottenuta mediante scansione dell’originale compilato e sottoscritto dal rappresentante legale, e copia del documento di identità. Nell’oggetto deve essere specificato che si tratta di “dichiarazione sostitutiva 5 per mille 2015”.

 

Per semplificare l’adempimento, l’Agenzia delle Entrate ha predisposto, on line, un modello di dichiarazione parzialmente compilato con inserite le informazioni fornite dagli interessati stessi all’atto dell’iscrizione: all’ente, a questo punto, non resta che riempire i vuoti con i dati mancanti.

 

Ma il 5‰ non finisce qui

I destinatari della ripartizione dell’Irpef non sono soltanto gli enti di volontariato e le associazioni sportive dilettantistiche i cui elenchi sono predisposti dall’Agenzia delle Entrate. A essi si aggiungono, infatti, gli enti della ricerca scientifica e dell’università, che devono inviare le domande al ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, e gli enti della ricerca sanitaria che devono, invece, trasmettere le loro richieste al ministero della Salute. I due ministeri, redatti gli elenchi, provvedono poi a trasmetterli all’Amministrazione finanziaria.

 

Rimangono ancora i Comuni, per i quali, però, non c’è alcuna lista da predisporre, perché i contribuenti possono destinare la quota al loro Municipio di residenza.