A partire dal 2025, Trenitalia introdurrà una novità significativa per i passeggeri: rimborsi automatici per ritardi superiori ai 60 Minuti sulle linee regionali.
Con questa nuova politica, Trenitalia si propone di rendere più semplice e immediata la gestione dei disagi causati dai ritardi. Scopriamo come funzionano i bonus, quando toccano e quando no.
Dal 2025 rimborsi automatici di Trenitalia per ritardi superiori ai 60 Minuti
In caso di ritardi superiori ai 60 minuti, i rimborsi verranno accreditati automaticamente, senza necessità di richieste manuali. L’iniziativa, confermata durante la presentazione dell’offerta invernale, punta a semplificare il processo di indennizzo per i viaggiatori, migliorando la trasparenza e riducendo i tempi di attesa.
L’indennità può essere ricevuta dal titolare del biglietto o da un delegato, scegliendo tra rimborso in denaro o bonus.
Bonus e indennità: come funzionano
In caso di ritardi, Trenitalia riconosce un’indennità sotto forma di bonus o rimborso monetario. Il diritto all’indennizzo scatta dal momento in cui il treno arriva alla destinazione prevista. Per i biglietti cumulativi, si fa riferimento all’orario di arrivo della destinazione finale. I viaggiatori hanno fino a 12 mesi dalla data del ritardo per verificare il diritto al rimborso e scegliere tra due opzioni:
- Bonus di viaggio: Utilizzabile entro un anno per l’acquisto di nuovi biglietti.
- Rimborso in denaro: Disponibile per acquisti effettuati con carta di pagamento, tramite riaccredito sull’account usato per il pagamento.
Il bonus, una volta scelto, non può essere convertito in denaro e non dà diritto a resti in caso di importi non utilizzati completamente.
Indennità per il Trasporto Regionale
Per i treni regionali, i passeggeri hanno diritto a rimborsi specifici calcolati in base al ritardo accumulato:
- 25% del costo del biglietto per ritardi tra 60 e 119 minuti (applicabile per biglietti di almeno 16 euro).
- 50% del costo del biglietto per ritardi pari o superiori a 120 minuti (valido per biglietti di almeno 8 euro).
Esclusioni e limitazioni
Non tutti i ritardi danno diritto all’indennità. L’indennizzo non viene riconosciuto se il passeggero era già a conoscenza del ritardo prima dell’acquisto del biglietto o se il ritardo complessivo, considerando percorsi alternativi, è inferiore ai 60 minuti. Sono inoltre esclusi i biglietti gratuiti, alcuni servizi accessori e i casi in cui l’importo del rimborso risulta inferiore a 4 euro.