2022-anno-piu-caldo-di-sempre-cnrSe il 2022 finisse oggi sarebbe l’anno più caldo di sempre“: questo il commento degli ultimi dati disponibili nella voce di Michele Brunetti, dell’Isac-Cnr.


Che questa sia un’annata eccezionalmente calda e priva di pioggia lo hanno percepito tutti gli italiani, alle prese in questi giorni con l’ennesima ondata di canicola di origine nordafricana.

Ma adesso è anche la scienza a confermare questo inquietante trend. A indicarlo sono i dati pubblicati ogni mese dall’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Isac-Cnr).

2022, anno più caldo di sempre (fino ad oggi): lo dice il CNR

Il 2022 si classifica fino ad ora in Italia come l’anno più caldo di sempre con una temperatura addirittura superiore di +0,98 gradi rispetto alla media storica ma si registrano anche precipitazioni praticamente dimezzate lungo la Penisola con un calo del 45%.

Analizzando esclusivamente i sette mesi appena conclusi, il 2022 ha fatto registrare medie molto alte in tutti i mesi proiettandosi come l’anno italiano più caldo di sempre.

Luglio appena concluso ha fatto registrare un +2,26 gradi sopra la media italiana dal 1800 (da quando vengono rilevati i dati). Si registra come il secondo luglio più caldo da quando si operano le misurazioni, secondo solo al 2003, così come anche maggio e giugno.

Per quanto riguarda le piogge, c’è stata una riduzione che tocca il 52% al Nord e il 42% al Centro-Sud, che porta il livello nazionale al -46% rispetto alla media dal 1991 al 2021.

Ma ciò non vuol dire che da qui alla fine dell’anno le cose non potrebbero cambiare, anche se le previsioni non sono incoraggianti.

Infatti, se si calcola l’arco dell’intera annata a guidare la classifica degli anni più caldi in Italia dal 1800 è ancora il 2018, con un’anomalia di +1,58 gradi sopra la media di riferimento in cui un peso rilevante lo ebbero i mesi di gennaio con +2,37 gradi rispetto alla media e aprile, il più caldo di sempre con +3,5 gradi sopra la media.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it