A partire dal 1° settembre 2024, aziende e intermediari dovranno dire addio al PIN Inps, per accedere ai servizi online: ecco cosa succede.


Dal 1° settembre 2024, aziende e intermediari dovranno accedere ai servizi online dell’Inps con altri metodi e non più mediante il PIN Inps.
A comunicarlo è stato lo stesso Istituto, tramite la circolare n°77 del 2 luglio 2024.

In questo modo, giunge al termine il passaggio alle identità digitali, come Spid, CIE e Cns, già finalizzato dall’Inail anni fa.
Ecco cosa succederà.

PIN Inps per aziende e intermediari: addio dal 1° settembre 2024

A partire da settembre, sia le aziende (sia pubbliche che private) che i loro intermediari potranno accedere ai servizi dell’Inps, solo tramite identità digitali.
Fino ad oggi, infatti, aziende e professionisti hanno potuto usufruire di una deroga, che permetteva loro di utilizzarla, anche dopo la dismissione per gli utenti, avvenuta il 1° ottobre 2021.

Tre anni fa, infatti, il Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti aveva richiesto all’Inps un rinvio della dimissione del PIN. L’Inps aveva accolto la richiesta, lasciando la possibilità di collegarsi ai servizi, tramite PIN, ad aziende e intermediari.

Ma, tra poco più di un mese, dovranno abbandonarlo anche loro.

Saranno ammesse, infatti, solamente

Chi potrà ancora utilizzare il PIN Inps?

Il PIN (Personal Identification Number) Inps è un codice identificativo, creato per accedere ai servizi online dell’Inps.

Dopo lo stop per aziende e intermediari, potranno utilizzarlo solamente i cittadini residenti all’estero non in possesso di un documento di identità italiano e, perciò, impossibilitati a richiedere lo Spid.

Questi soggetti possono richiederlo, collegandosi al sito dell’Inps, andando nella sezione “Tutti i servizi” e poi nella sottosezione “PIN Inps, Richiesta (Residenti all’estero)”.

L’Inps, perciò, segue le orme dell’Inail che, già da tempo, utilizza solo le identità digitali per far accedere ai servizi gli utenti.

Ma le novità dovrebbero essere dietro l’angolo perché, nel 2025, è previsto il lancio dell’IT Wallet, il portafoglio digitale che conterrà tutti i principali documenti dei cittadini.