Ormai la scadenza è imminente, mancano infatti solo pochi giorni all’entrata in vigore del nuovo Codice Appalti, il 1° luglio del 2023: ecco tutto quello che serve sapere per farsi trovare preparati.
Si tratta di una riforma epocale e che va ad impattare notevolmente sulle attività future delle Pubbliche amministrazioni e degli operatori economici.
Basti pensare che l’ultima revisione complessiva risale a sette anni fa, quando il decreto legislativo 50/2016 sostituiva la prima raccolta organica della disciplina giuridica degli appalti pubblici in Italia, il decreto legislativo 163/2006.
Per la terza volta la materia sarà globalmente riordinata. Il corpus è stato notevolmente snellito per rendere meno formali le pratiche e velocizzare le procedure.
Cosa cambia?
In generale questo Regolamento impone una maggiore aderenza agli standard di semplificazione, sburocratizzazione e liberalizzazione.
I punti principali su cui verterà l’impianto normativo sono i seguenti:
- Trasparenza: tutte le informazioni e i dati relativi agli appalti devono essere trasmessi tempestivamente alla Banca dati nazionale dei contratti pubblici, attraverso piattaforme digitali accessibili
- procedure più “snelle”: la partecipazione deve risultare più agevole, tramite la diminuzione di tempi e formalità burocratiche garantiti dalle gare telematiche
- maggiore attenzione alle PMI: si procederà alla riduzione di complessità e costi delle procedure di appalto, al fine di consentire alle PMI di competere con le grandi aziende
- salvaguardia del Made in Italy: durante la valutazione delle offerte sarà premiata sia la percentuale dei prodotti originari italiani o dei paesi UE rispetto al totale, sia la valorizzazione delle imprese locali
- innovazione come principio virtuoso: nuovi criteri di valutazione prendono in considerazione l’apporto tecnologico e l’attenzione al sociale proposta dalle imprese partecipanti
- lotta senza quartiere alla corruzione: previste sanzioni più pesanti per i comportamenti illeciti e controlli più rigorosi nell’ottica dell’anticorruzione.
Il Codice degli Appalti entra in vigore il 1° luglio 2023: occorre essere preparati all’appuntamento
La data del 1° luglio 2023 rappresenta solo uno degli step di questo iter che ha accompagnato l’entrata in vigore della nuova Legislazione.
Questo perché, nonostante sia già entrato in vigore dal 1° aprile, soltanto a partire dal 1° gennaio 2024 il D.lgs. 36/2023 avrà piena efficacia per tutte le procedure di affidamento.
Tuttavia bisogna porre un’estrema attenzione a questo snodo cruciale di luglio: è infatti in questo momento che la novella normativa diventa operativa e risulta immediatamente “auto-esecutiva” grazie alla funzione degli allegati, che fanno in modo che non siano necessari ulteriori decreti attuativi.
Pertanto tutti gli operatori economici e le stazioni appaltanti dovranno impegnarsi e farsi trovare pronti all’appuntamento per essere conformi a tutte le nuove direttive.
E dato che la scadenza è molto vicina servirà sfruttare al meglio tutte le opportunità per formarsi e colmare eventuali lacune.
Il percorso formativo dedicato
Ovviamente sono molti i punti da attenzionare, ma i tre macro-ambiti più importanti sono senz’altro i seguenti:
- Le novità riguardanti il MePA (Mercato elettronica della Pubblica amministrazione)
- La qualificazione delle Stazioni appaltanti
- Il nuovo ruolo ricoperto dal RUP (Responsabile Unico del Procedimento).
Ogni cambio normativo di una certa portata come questo impone non solo una puntuale riflessione, ma anche un corposo approfondimento, per scoprire tutte le novità e per non farsi cogliere impreparati sia in qualità di operatori economici, sia come stazioni appaltanti.
Per questo motivo LavoriPubblici.it ha allestito e strutturato una masterclass che avrà luogo attraverso corsi ad hoc in live streaming: un vero e proprio percorso formativo che avrà inizio a partire dal prossimo 4 luglio.
Questa serie di webinar avrà come oggetto proprio quei tre argomenti fondamentali che abbiamo citato sopra, poiché la Riforma agirà su strumenti elettronici, organismi e personale addetto alle pratiche.
A tutti i partecipanti saranno forniti i seguenti materiali:
- accesso al webinar sulla piattaforma GoToWebinar
- slide pubblicate
- testi didattici messi a disposizione dai vari docenti
- e infine la copia cartacea del testo “Il nuovo Codice dei contratti“.
I nuovi strumenti del MePA
Si parte, come anticipato, il 4 luglio 2023 con un corso in modalità webinar dal titolo “Le novità del MePA dopo il D.lgs. n. 36/2023” che tratterà i nuovi strumenti del Mercato elettronico e del Sistema dinamico di acquisizione.
Anche Acquisti in Rete PA adeguerà infatti questi due importantissimi strumenti alle nuove disposizioni. Per questo il corso illustra:
- le nuove modalità di selezione delle offerte da parte delle Stazioni Appaltanti
- e di formulazione delle offerte da parte degli Operatori Economici.
La sessione formativa si svolgerà dalle ore 14:30 alle ore 18:30 e avrà i seguenti relatori:
- Marta Fiorese – Consulente con una lunga esperienza in gestione delle piattaforme telematiche e mercati elettronici
- Alessandro Boso – Coordinatore scientifico, consulente e docente di corsi di formazione in ambito di contratti d’appalto pubblico e digitalizzazione delle procedure di affidamento.
A moderare i lavori è Gianluca Oreto, ingegnere, direttore di LavoriPubblici.it, esperto in materia urbanistico-edilizia e bonus fiscali.
Si ricorda che i nuovi bandi saranno efficaci a partire dal 1° luglio: ciò nonostante la pubblicazione dei nuovi avvisi pubblici, avvenuta già lo scorso 5 giugno, consente agli operatori di avere più tempo per adeguarsi alle nuove disposizioni normative.
La qualificazione delle Stazioni appaltanti
Il secondo incontro, invece, sarà dedicato a un altro tassello basilare della nuova regolamentazione: la qualificazione delle stazioni appaltanti, che proprio dal 1° luglio diventa obbligatoria.
E chi non si adegua rischia di andare incontro a conseguenze anche piuttosto rilevanti: si prevede il blocco del rilascio del CIG (codice identificativo gara) per le stazioni appaltanti non qualificate.
Il titolo dell’evento, in programma per il 20 luglio, è “Il sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti”.
Saranno approfonditi i seguenti argomenti: soggetti coinvolti e esonerati dall’obbligo, livelli di qualificazione e determinazione del punteggio minimo necessario, domanda di qualificazione ed eventuali strumenti alternativi.
La sessione formativa si svolgerà dalle ore 15:00 alle ore 18:00 e avrà i seguenti relatori:
- Stefano Oricchio – Rup di primaria Centrale Committenza Collaboratore, specializzato in consulenza e formazione sui Contratti Pubblici
- Alessandro Boso – Coordinatore scientifico, consulente e docente di corsi di formazione in ambito di contratti d’appalto pubblico e digitalizzazione delle procedure di affidamento.
A moderare i lavori sarà Gianluca Oreto, ingegnere, direttore di LavoriPubblici.it, esperto in materia urbanistico-edilizia e bonus fiscali.
Il ruolo del RUP rivisitato
Infine, il terzo e ultimo appuntamento, previsto per il 21 settembre, avrà come focus tutto ciò che riguarda la figura del Responsabile Unico del Progetto (RUP), anch’essa investita dalle trasformazioni apportate dal D.lgs. 36/2023.
Secondo quanto indicato recentemente dall’Anac (Autorità Nazionale Anticorruzione) il RUP deve possedere titolo di studio e formazione professionale, adeguata anzianità di servizio e l’esperienza maturata nell’ambito delle attività di programmazione, progettazione, affidamento o esecuzione di appalti e concessioni di servizi e forniture. Si tratta di requisiti professionali obbligatori.
Il titolo dalla giornata di studi è “Il nuovo Responsabile Unico del Progetto”: al centro della disamina ci saranno professionalizzazione, semplificazione e nomina del RUP, con accenni anche alla struttura di supporto a questa figura e una panoramica sul sistema di incentivi delle funzioni tecniche.
La sessione formativa si svolgerà dalle ore 14:30 alle ore 18:30 e avrà i seguenti relatori:
- Daniele Ricciardi – Fondatore e Presidente di ASSORUP, è avvocato, formatore e consulente in materia di contratti pubblici, anticorruzione ed innovazione nella PA.
A moderare i lavori sarà Gianluca Oreto, ingegnere, direttore di LavoriPubblici.it, esperto in materia urbanistico-edilizia e bonus fiscali.
Fonte: Lavori Pubblici (https://www.lavoripubblici.it)