Il corso online, sul tema della violenza sulle donne, deve sensibilizzare le lavoratrici e i lavoratori delle PA sull’importanza di un luogo di lavoro sano, fondato sulla cultura del rispetto e orientato alla parità di genere e alle pari opportunità.
“Non basta ‘dire no’ alla violenza sulle donne, dobbiamo impegnarci per un cambiamento culturale. Perché la violenza sulle donne è la conseguenza di un fenomeno più ampio volto alla svalutazione del ruolo della donna nella società. Serve una vera ‘parità di genere’, sia nel privato che nel pubblico: uguali opportunità, a parità di merito, per donne e uomini”.
Lo ha affermato qualche giorno fa il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
E sulla scia dell’evento ha voluto ricordare un’importante iniziativa volta a sensibilizzare gli ambienti di lavoro pubblici su questo tema.
Violenza sulle donne: arriva il corso online per il personale delle PA
Per promuovere la cultura del rispetto e della parità nei luoghi di lavoro il Dipartimento della Funzione Pubblica – Presidenza del Consiglio dei Ministri ha infatti promosso Riforma-Mentis, corso on line per sensibilizzare le lavoratrici e i lavoratori sull’importanza di un luogo di lavoro sano, fondato sulla cultura del rispetto e orientato alla parità di genere e alle pari opportunità.
Realizzato con il supporto di Formez PA, il corso è composto da una sezione introduttiva e tre moduli:
- le molestie sul luogo di lavoro, esempi pratici, definizioni e normativa;
- strategie individuali;
- strategie organizzative.
“Il Dipartimento della Funzione pubblica – ricorda Zangrillo – ha di recente approvato anche le linee guida sulla parità di genere: contengono indicazioni chiare volte a combattere le discriminazioni e favorire le opportunità di lavoro delle donne. Una piena emancipazione sociale ed economica è requisito indispensabile per allontanare le donne da una condizione di sottomissione, spesso terreno fertile per la loro sopraffazione. È necessario creare le condizioni per offrire, in ogni ambito, pari opportunità. Il principale ostacolo all’accesso delle donne ai ruoli di responsabilità non è la scarsa consapevolezza delle proprie competenze o la mancanza di ambizione, ma la scarsa fiducia nella capacità dell’organizzazione di riconoscere le esigenze di conciliazione tra tempo dedicato al lavoro e tempo per la vita privata. Per questo è importante che, nel rispetto delle linee guida, le singole amministrazioni prevedano misure organizzative per consentire di conciliare vita professionale e privata”.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it