trasparenza-stato-avanzamento-progetti-pnrrA denunciarlo è la Fondazione Openpolis che ha aggregato i dati su alcuni suoi recenti studi: numeri alla mano c’è ancora poca trasparenza sullo stato di avanzamento dei progetti del PNRR.


Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha destato preoccupazioni sulla sua trasparenza e sull’effettivo stato di avanzamento, secondo quanto evidenziato dalla Fondazione Openpolis nella sua analisi della relazione governativa presentata nel 2023.

Le criticità riguardano l’assenza di informazioni dettagliate sui progetti finanziati e sulla spesa effettivamente sostenuta, mettendo in luce una serie di lacune nella gestione e nell’attuazione del piano.

Poca trasparenza sullo stato di avanzamento dei progetti del PNRR

La Fondazione Openpolis segnala che, nonostante il decreto legge 77/2021 imponga la presentazione di due relazioni annuali sullo stato di avanzamento, con l’ultima comunicazione governativa risale a maggio 2023. Questo si discosta notevolmente dalla tempistica prevista, lasciando un vuoto di informazioni cruciali.

Dei 10,6 miliardi di euro richiesti alla Commissione Europea per il secondo semestre 2023, mancano aggiornamenti verificabili, compresi dettagli sulla revisione del piano che, inizialmente, avrebbe dovuto destinare 18 miliardi di euro alla quinta rata.

Opacità su fondi spesi e progetti conclusi

Nel 2023, sono stati spesi 2,5 miliardi di euro, ma i dati completi non sono accessibili al pubblico, limitando l’informazione a coloro che hanno accesso a piattaforme specifiche come Regis. La mancanza di trasparenza riguarda anche i progetti conclusi, che rappresentano solo il 6,3% degli interventi totali. Questo solleva interrogativi sulla gestione delle risorse, con una distribuzione geografica disomogenea, con il Nord che registra una percentuale di progetti conclusi più alta rispetto alle regioni del Centro e del Sud.

Ritardi nella progettazione esecutiva: acluni esempi critici

La fase di progettazione esecutiva è stata segnata da ritardi, principalmente in fase di assegnazione. Le regioni del Sud si trovano ad affrontare le maggiori difficoltà nelle gare e nell’assegnazione dei lavori. L’Upb (Ufficio Parlamentare di Bilancio) attribuisce queste disparità a problemi storici e alla frammentazione del piano a livello locale.

Emerge la necessità di affrontare tali difficoltà, con esempi evidenti come la riqualificazione dello stadio Adriatico di Pescara, finanziata nell’ambito degli investimenti per la rigenerazione urbana. Tali decisioni sollevano interrogativi sulla coerenza degli investimenti, evidenziando la necessità di una gestione più omogenea e trasparente del Pnrr.

Un appello per una gestione più trasparente e coordinata

La relazione della Fondazione Openpolis evidenzia una serie di criticità nella gestione, dall’assenza di informazioni tempestive alla mancanza di trasparenza nelle spese sostenute e nei progetti conclusi.

La necessità di un approccio più trasparente e coordinato emerge come una priorità, al fine di garantire un utilizzo efficace delle risorse e una realizzazione tempestiva degli obiettivi fissati dal piano.

L’opacità attuale solleva preoccupazioni sulla responsabilità e sull’effettivo impatto positivo del Piano, richiedendo un immediato rafforzamento della supervisione e della rendicontazione.

Il dossier

Qui il documento completo.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it