teatro-dipendenti-comunali-corruzioneA proporre l’idea è stato il sindaco di Varese, Davide Galimberti, in collaborazione con la compagnia «Karakorum»: i rischi della corruzione per i Dipendenti comunali in uno spettacolo a teatro.


Lo spettacolo è inserito tra le azioni del «Piano per la prevenzione della corruzione e dell’illegalità» all’interno del quale l’amministrazione comunale di Varese ha previsto momenti formativi da rivolgere al personale per diffondere e rafforzare la cultura etica e migliorare la capacità di riconoscere e rispondere al rischio di corruzione.

Un’iniziativa originale e “sui generis” che può, con un approccio alternativo, spiegare in maniera più impattante tutti i rischi e le conseguenze causate dalla corruzione nella PA.

I Dipendenti comunali affrontano a teatro i rischi della corruzione

Lo spettacolo messo a punto dalla compagnia teatrale «Karakorum», con il patrocinio del Sindaco Galimberti, porta un titolo emblematico: “Gli errori degli altri”. La “prima” è andata in scena lo scorso 19 gennaio, allo Spazio Yak di Varese.

Si tratta di uno spettacolo interattivo che vuole offrire ai dipendenti pubblici una proposta formativa innovativa dedicata alla prevenzione della corruzione.

La trama

La trama dello spettacolo che prende spunto dai classici film catastrofisti, come Deep Impact o il più recente Don’t Look Up, per seguire un approccio del tutto peculiare: un asteroide minaccia di colpire la Terra e solo un’alleanza tra tutti i Paesi del globo ha potuto fermare la catastrofe. Il fittizio comune di Castelmorese, in Italia, si è aggiudicato il grande prestigio di erigere un monumento celebrativo e di ospitare la commemorazione dell’evento.

Da qui prende vita il format particolare dell’evento scenico: lo spettacolo si articola in 4 diversi momenti, che seguono varie fasi della progettazione e preparazione dell’evento, accompagnando il pubblico a interrogarsi (con diversi dispositivi interattivi) sui rischi corruttivi che si possono incontrare in una situazione certo paradossale, ma non così lontana dalla realtà.

Il format

Il format si basa su un testo originale – paradossale e divertente, ma molto verosimile – scritto da Stefano Beghi (regista, formatore), Chiara Boscaro (autrice teatrale e project manager), Marco Di Stefano (regista e autore teatrale), che si sono avvalsi del supporto di un comitato scientifico di esperti.

Il progetto unisce performance e formazione, offrendo un approccio nuovo e immersivo, che mette il pubblico di fronte a diverse situazioni di rischio: sulla base di interviste e focus group, è stata costruita una drammaturgia che non vuole insegnare principi teorici, ma far riflettere chi lavora nella P.A. (e non solo) sulla difficoltà di gestire relazioni professionali, umane, personali in un contesto che pone quotidianamente questioni di ordine procedurale ed etico che possono degenerare in processi corruttivi.

Lo scopo dello spettacolo

Pertanto l’obiettivo è quello di favorire l’interazione e l’immedesimazione del pubblico che, guidato da un formatore, possa sentirsi libero di condividere dubbi, aneddoti e proposte di soluzione, perché tutti sono potenzialmente a rischio di corruzione, e l’unico modo per prevenirla è parlare, con i colleghi, con i superiori, con chi può offrire un punto di vista diverso su una situazione che pare senza uscita.

 

 

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it